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La consulenza alimentare migliora gli esiti nei pazienti: sperimentazione controllata randomizzata prospettica in pazienti con cancro del colon-retto sottoposti a radioterapia

Paula Ravasco, Isabel Monteiro-Grillo, Pedro Marques Vidal, and Maria Ermelinda Camilo. Journal of Clinical Oncology. 2005; 23 (7), 1431-1438

 

Scopo: Investigare l’impatto della consulenza nutrizionale o di integratori alimentari sugli effetti in pazienti oncologici: nutrizionali, morbilità e qualità della vita (QoL) durante e dopo 3 mesi dalla radioterapia.

 

Pazienti e metodi: Un totale 111 pazienti ambulatoriali con tumore colonrettale sottoposti a radioterapia, suddivisi per stadialità, sono stati assegnati casualmente a: gruppo 1 (G1; n = 37), consulenza alimentare (cibo regolare); gruppo 2 (G2; n = 37), integratori proteici; gruppo 3 (G3; n = 37), assunzione ad libitum. Apporto nutrizionale (precedenti regimi alimentari), stato (Ottery’s Subjective Global Assessment), e qualità della vita (European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire versione 3.0) sono stati valutati alla partenza, alla fine e 3 mesi dopo la radioterapia.

Risultati: A radioterapia terminata l’energia assorbita è aumentata in G1/G2 (P ≤ .04), G1 più di G2 (P = .001), ed è diminuita in G3 (P < .01). L’apporto di proteine è aumentato in G1/G2 (P ≤ .007), G1 meno di G2 (non significativo), ed è diminuita in G3 (P < .01). A 3 mesi, G1 ha mantenuto l’apporto nutrizionale e G2/G3 sono tornati alla partenza. Dopo la radioterapia e a 3 mesi, l’incidenza di anoressia, nausea, vomito e diarrea sono stati alti in G3 (P < .05). A radioterapia ultimata in G1 tutti i punteggi funzionali di QoL  sono migliorati proporzionalmente ad un’adeguata assunzione o stato nutrizionale (P < .05); invece in G2 solo tre di sei punteggi funzionali sono migliorati proporzionalmente alle proteine assunte (P = .04), e in G3 tutti I punteggi sono peggiorati (P < .05). A 3 mesi, i pazienti G1 hanno mantenuto/migliorato I punteggi delle funzioni, sintomi e dei singoli item (P < .02); in G2 solo poche scale funzionali e di sintomi sono migliorate (P < .05); in G3, la QoL è rimasta scarsa come dopo la radioterapia. In G1/G2, rispettivamente, il miglioramento/deterioramento della QoL è correlato con un migliore o minor  assorbimento o stato nutrizionale (P < .003).

 

Conclusioni: Durante la radioterapia, entrambi gli interventi hanno influenzato positivamente I risultati; la consulenza nutrizionale è stata di analogo o superiore beneficio, considerando che nemmeno 3 mesi dopo la RT, è stato l’unico metodo per sostenere un significativo impatto sugli esiti del paziente.

 

Dietary counseling improves patient outcomes: a prospective, randomized, controlled trial in colorectal cancer patients undergoing radiotherapy

 

Abstract

 

Purpose: To investigate the impact of dietary counseling or nutritional supplements on outcomes in cancer patients: nutritional, morbidity, and quality of life (QoL) during and 3 months after radiotherapy.

Patients and Methods: A total of 111 colorectal cancer outpatients referred for radiotherapy, stratified by staging, were randomly assigned: group 1 (G1; n = 37), dietary counseling (regular foods); group 2 (G2; n = 37), protein supplements; and group 3 (G3; n = 37), ad libitum intake. Nutritional intake (diet history), status (Ottery’s Subjective Global Assessment), and QoL (European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire version 3.0) were evaluated at baseline, at the end, and 3 months after radiotherapy.

Results: At radiotherapy completion, energy intake increased in G1/G2 (P ≤ .04), G1 more than G2 (P = .001), and decreased in G3 (P < .01). Protein intake increased in G1/G2 (P ≤ .007), G1 less than G2 (not significant), and decreased in G3 (P < .01). At 3 months, G1 maintained nutritional intake and G2/G3 returned to baseline. After radiotherapy and at 3 months, rates of anorexia, nausea, vomiting, and diarrhea were higher in G3 (P < .05). At radiotherapy completion, in G1 all QoL function scores improved proportionally to adequate intake or nutritional status (P < .05); whereas in G2 only three of six function scores improved proportionally to protein intake (P = .04), and in G3 all scores worsened (P < .05). At 3 months, G1 patients maintained/improved function, symptoms, and single-item scores (P < .02); in G2, only few function and symptom scales improved (P < .05); in G3, QoL remained as poor as after radiotherapy. In G1/G2, respectively,improvement/deterioration of  QoL correlated with better or poorer intake or nutritional status (P < .003).

Conclusion: During radiotherapy, both interventions positively influenced outcomes; dietary counseling was of similar or higher benefit, whereas even 3 months after RT, it was the only method to sustain a significant impact on patient outcomes.