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Steven K Clinton, Edward L Giovannucci, Stephen D Hursting
The Journal of Nutrition. 2020;150:663–671.
La terza relazione di esperti del WCRF e dell’AIRC sul tema dieta, alimentazione, attività fisica e cancro rappresenta rappresenta l’analisi più completa, dettagliata e obiettiva della ricerca accumulata nella disciplina. Il report Il fornisce un quadro degli sforzi della sanità pubblica mondiale da parte dei governi e di altre organizzazioni con l’obiettivo di ridurre significativamente il fardello del cancro, migliorare la salute e la qualità della vita per i sopravvissuti al cancro. Insieme ai rapporti del WCRF/AICR dei gruppi di aggiornamento continui su specifici tumori, questi sforzi forniscono anche una guida ai professionisti sanitari impegnati nella consulenza di individui che possono trarre benefici dai cambiamenti della dieta e degli stili di vita. Più criticamente, la presente relazione definisce le priorità per i futuri sforzi di ricerca che miglioreranno la base delle prove comprovate per le future raccomandazioni sia per la popolazione generale negli sforzi per la salute pubblica e sempre più per aumentare le strategie più personalizzate rivolte alle persone che sopravvivono al cancro o che sono a rischio a causa di una predisposizione genetica o per esposizioni ad agenti cancerogeni.
The World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research Third Expert Report on Diet, Nutrition, Physical Activity, and Cancer: Impact and Future Directions
ABSTRACT
The Third Expert Report on Diet, Nutrition, Physical Activity, and Cancer: A Global Perspective by the World Cancer Research Fund (WCRF) and the American Institute for Cancer Research (AICR) represents the most comprehensive, detailed, and objective analysis of the accumulated research in the discipline. The report provides a framework for public health efforts around the globe by governments and other organizations with the goal of significantly reducing the burden of cancer, enhancing health, and improving quality of life for cancer survivors. Coupled with the WCRF/AICR Continuous Update Panel reports on specific cancers, these efforts also provide guidance to healthcare practitioners engaged in counseling individuals who may benefit from diet and lifestyle changes. Most critically, this report defines priorities for future research efforts that will improve the evidence base of future recommendations both for population-based public health efforts and increasingly for more personalized strategies targeting individuals who are cancer survivors or at risk due to genetic predisposition or carcinogenic exposures.
Link all’articolo originale https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7317613/pdf/nxz268.pdf
Laura Keaver, MPH, RD; Aisling M. McGough, MSc; Mengxi Du, MS, MPH, RD; Winnie Chang; Virginia Chomitz, PhD, FACS; Jennifer D. Allen, ScD, MPH; Deanna J. Attai, MD, FACS; Lisa Gualtieri, PhD; Fang Fang Zhang, MD, PhD
Self-Reported Changes and Perceived Barriers to Healthy Eating and Physical Activity among Global Breast Cancer Survivors: Results from an Exploratory Online Novel Survey
J Acad Nutr Diet. 2021;121(2):233-241.
Background I sopravvissuti al cancro, sebbene siano motivati a migliorare i loro comportamenti nutrizionali e l’attività fisica, sono ancora appesantiti da un’assunzione dietetica non ottimale e da bassi livelli di attività fisica.
Obiettivo Lo scopo di questo studio era quello di valutare i cambiamenti nella nutrizione e nell’attività fisica dopo la diagnosi o il trattamento oncologico, gli ostacoli a una dieta sana e al mantenimento dell’attività fisica, e le fonti per la ricerca di consigli nutrizionali segnalati dalle sopravvissute al cancro al seno.
Progettazione Studio trasversale
Partecipanti/setting Lo studio ha incluso 315 lungoviventi che sono state reclutate attraverso i social media e hanno fornito risposte complete a un’indagine esplorativa online.
Risultati principali misurati Sono stati rilevati i cambiamenti autoriferiti nei comportamenti nutrizionali e di attività fisica dopo aver ricevuto la diagnosi o il trattamento, gli ostacoli percepiti a una alimentazione sana e all’attività fisica e le fonti per la ricerca di consigli nutrizionali.
Analisi statistiche Distribuzione di frequenza dei comportamenti e dei cambiamenti dell’alimentazione e dell’attività fisica, gli ostacoli e le fonti di ricerca
Risultati Circa l’84.4% delle sopravvissute al cancro al seno hanno riportato almeno un comportamento positivo nel migliorare l’alimentazione e l’attività fisica dopo la diagnosi di cancro e di trattamento. La fatica cancro correlata (fatigue) è stato l’ostacolo ad entrambe le scelte salutari, 72.1% per l’alimentazione e 65.7% per l’inattività, seguite, per quanto riguarda le sane scelte alimentari, dallo stress (69.5%) e dai cambiamenti nelle abitudini alimentari dovuti agli effetti avversi dei trattamenti (es, cambiamenti nel gusto, perdita di appetito, e il desiderio di alimenti non salutari) (dal 31.4% al 48.6%), e dal dolore o malesseri (53.7%) come ostacoli per l’attività fisica. La ricerca in Internet (74.9%) si è rivelata la fonte primaria per la ricerca di consigli nutrizionali. Meno della metà delle intervistate ha chiesto consulenza nutrizionale a specialisti sanitari.
Conclusioni Nonostante i cambiamenti positivi nei comportamenti nutrizionali e di attività fisica dopo la diagnosi del cancro o il trattamento, le sopravvissute al cancro al seno sperimentano delle difficoltà legate al trattamento oncologico che ostacolano una dieta sana e il rimanere fisicamente attivi. I risultati dello studio rafforzano la necessità di sviluppare programmi di intervento su misura e integrare la nutrizione nella cura oncologica.
Self-Reported Changes and Perceived Barriers to Healthy Eating and Physical Activity among Global Breast Cancer Survivors: Results from an Exploratory Online Novel Survey
Background Despite being motivated to improve nutrition and physical activity behaviors, cancer survivors are still burdened by suboptimal dietary intake and low levels of physical activity.
Objective The aim of this study was to assess changes in nutrition and physical activity behaviors after cancer diagnosis or treatment, barriers to eating a healthy diet and staying physically active, and sources for seeking nutrition advice reported by breast cancer survivors.
Design This was a cross-sectional study.
Participants/setting The study included 315 survivors of breast cancer who were recruited through social media and provided completed responses to an online exploratory survey.
Main outcome measures Self-reported changes in nutrition and physical activity behaviors after cancer diagnosis or treatment, perceived barriers to healthy eating and physical activity, and sources of nutrition advice were measured.
Statistical analysis Frequency distribution of nutrition and physical activity behaviors and changes, barriers to healthy eating and physical activity, and sources of nutrition advice were estimated.
Results About 84.4% of the breast cancer survivors reported at least 1 positive behavior for improving nutrition and physical activity after cancer diagnosis or treatment. Fatigue was the top barrier to both making healthy food choices (72.1%) and staying physically active (65.7%), followed by stress (69.5%) and treatment-related changes in eating habits (eg, change in tastes, loss of appetite, and craving unhealthy food) (31.4% to 48.6%) as barriers to healthy eating, and pain or discomfort (53.7%) as barriers to being physically active. Internet search (74.9%) was the primary source for seeking nutrition advice. Fewer than half reported seeking nutrition advice from health care providers.
Conclusions Despite making positive changes in nutrition and physical activity behaviors after cancer diagnosis or treatment, breast cancer survivors experience treatment-related barriers to eating a healthy diet and staying physically active. Our results reinforce the need for developing tailored intervention programs and integrating nutrition into oncology care.
Link all’articolo originale https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33109503/
Fancourt D, Finn S.
What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review.
Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2019 (Health Evidence Network (HEN) synthesis report 67)
Nell’ultimo ventennio vi è stato un forte aumento della ricerca sugli effetti delle arti sulla salute e sul benessere, parallelamente agli sviluppi nella pratica e alle attività politiche nei vari Paesi. Questa revisione sintetizza le evidenze globali sul ruolo delle arti nel migliorare la salute e il benessere. I risultati di oltre 3000 studi identificano un ruolo importante delle arti nella prevenzione della malattia, nella promozione della salute e nella gestione e nel trattamento della malattia nel corso della vita. Le evidenze revisionate includono progetti di studio come studi pilota non controllati, studio di casi, indagini trasversali su piccola scala, studi di coorte longitudinali rappresentativi a livello nazionale, etnografie comunitarie e sperimentazioni controllate randomizzate di diverse discipline. L’impatto benefico delle arti potrebbe essere promosso attraverso il riconoscimento e l’attuazione sulla base delle evidenze crescenti; promuovendo l’impegno artistico a livello individuale, locale e nazionale; e sostenendo la collaborazione intersettoriale.
Abstract
What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review.
Over the past two decades, there has been a major increase in research into the effects of the arts on health and well-being, alongside developments in practice and policy activities in different countries across the WHO European Region and further afield. This report synthesizes the global evidence on the role of the arts in improving health and well-being, with a specific focus on the WHO European Region. Results from over 3000 studies identified a major role for the arts in the prevention of ill health, promotion of health, and management and treatment of illness across the lifespan. The reviewed evidence included study designs such as uncontrolled pilot studies, case studies, small-scale cross-sectional surveys, nationally representative longitudinal cohort studies, community-wide ethnographies and randomized controlled trials from diverse disciplines. The beneficial impact of the arts could be furthered through acknowledging and acting on the growing evidence base; promoting arts engagement at the individual, local and national levels; and supporting cross-sectoral collaboration.
Link all’articolo originale https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32091683/
Rogers L.Q., Courneya K.S., Robbins K.T. et al. Support Care Cancer. 2006; 14 (1012–1019)
Obiettivo: Esaminare la prevalenza di esercizio nei sopravvissuti al cancro della testa e del collo e determinare associazioni preliminary con la qualità della vita (QoL), affaticamento e depressione.
Materiale e metodi: Sono stati reclutati 59 sopravvissuti idonei su 65 (91%) da una clinica accademica oncologica. I partecipanti hanno concluso uno studio autosomministrato che includeva la versione adattata del Godin Leisure-Time Exercise Questionnaire e del Functional Assessment of Cancer Therapy-Head & Neck (FACT-H&N), il quale comprende il benessere fisico, sociale, emotivo e funzionale (FWB) oltre ad altre tematiche, e il FACTGeneral (FACT-G). Le variabili mediche sono state ottenute da una analisi delle cartelle cliniche.
Risultati: La maggior parte dei partecipanti erano uomini (83%), caucasici (92%), con età media di 58±12.8. Le sedi del cancro erano principalmente nel cavo orale (24%), orofaringe (37%) o laringe (25%), con il 20% al I stadio, 7% al II stadio, 19% al III stadio e il 54% al IV stadio di malattia. La chemioterapia e/o la radioterapia erano in corso nel 14% dei partecipanti. La maggior parte dei partecipanti (51%) erano stati diagnosticati meno di 6 mesi prima. Solamente 3 partecipanti (5%) hanno riportato qualche minuto di esercizio fisico energico (M=7.3±35.4), e solo 7 (12%) hanno riferito qualche minuto di esercizio fisico moderato (M=19.5±70.6). 26 partecipanti (44%) hanno dichiarato un esercizio leggero (M=83.4± 147.1). Solamente 5 soggetti (8,5%) si sono conformati alle attuali linee guida dell’attività fisica per la salute dei cittadini. Correlazioni parziali, tenendo conto dell’età, comorbilità clinica e ricorso all’alcol, hanno mostrato che i minuti totali di esercizio (i.e., leggero + moderato + energico) sono stati positivamente associati a FWB (r=0.30, p=0.027), FACT-G (r=0.25, p=0.071) e FACT-H&N (r=0.26, p=0.064), negativamente associati con l’affaticamento (r=−0.27, p=0.051) mentre non ci sono state associazioni con la depressione (r=0.10, p=0.500).
Conclusioni: pochi pazienti sopravvissuti al cancro della testa e del collo hanno partecipato ad una qualche attività energica o moderata e oltre la metà dei partecipanti sono stati sedentari. Associazioni significative e potenzialmente benefiche tra minuti totali di attività fisica, QoL e affaticamento sono state dimostrate. Un intervento motorio potrebbe essere di utilità in questo gruppo ancora poco studiato di pazienti sopravvissuti al cancro. Un ulteriore ricerca si rende necessaria.
Physical activity and quality of life in head and neck cancer survivors
Abstract
Purpose: To examine the prevalence of exercise in head and neck cancer survivors and determine preliminary associations with quality of life (QoL), fatigue, and depression.
Materials and methods: Fifty-nine of 65 (91%) eligible head and neck cancer survivors recruited from an academic oncology clinic completed a self-administered survey including the modified Godin Leisure-Time Exercise Questionnaire and Functional Assessment of Cancer Therapy-Head & Neck (FACT-H&N), which includes physical, social, emotional and functional well-being (FWB) as well as additional concerns, and the FACTGeneral (FACT-G). Medical variables were obtained by medical record review.
Results: The majority of participants were men (83%) and were Caucasian (92%), with mean age of 58±12.8. Cancer sites were primarily the oral cavity (24%), oropharynx (37%), or larynx (25%), with 20% being stage I, 7% stage II, 19% stage III, and 54% stage IV disease. Chemotherapy and/or radiation were ongoing in 14% of the participants. Half of the participants (51%) were diagnosed <6 months ago. Only three (5%) participants reported any vigorous exercise minutes (M=7.3±35.4), and only seven (12%) participants reported any moderate exercise minutes (M=19.5±70.6). Light exercise was reported by 26 (44%) (M=83.4± 147.1). Only five (8.5%) participants were meeting current public health exercise guidelines. Partial correlations adjusting for age, medical comorbidity, and alcohol use showed that the total exercise minutes (i.e., light + moderate + vigoroussi) was positively associated with FWB (r=0.30, p=0.027), FACT-G (r=0.25, p=0.071), and FACT-H&N (r=0.26, p=0.064), was negatively associated with fatigue (r=−0.27, p=0.051), and had no association with depression (r=0.10, p=0.500).
Conclusions: Few head and neck cancer survivors are participating in any moderate or vigorous exercise, and over half are completely sedentary. Meaningful and potentially beneficial associations between total exercise minutes, QoL, and fatigue were demonstrated. An exercise intervention may have utility in this understudied cancer survivor group. Further research is warranted.
Henoch I, Bergman B, Gustafsson M, Gaston-Johansson F, Danielson E. Journal of Pain and Symptom Management. 2007; 34(4), 370–379
L’obiettivo di questo studio era di investigare la qualità della vita (QoL) di pazienti affetti da tumore polmonare nel corso del tempo in un setting palliativo e di determinare quanto la QoL viene influenzata dai sintomi, capacità di coping e supporto sociale.
Sono stati inclusi 105 pazienti con cancro polmonare incurabile. E’ stata utilizzata all’avvio della ricerca una serie completa di questionari, inclusi l’ Assessment of Quality of Life at the End of Life, Cancer Dyspnea Scale, Visual Analog Scale of Dyspnea, Hospital Anxiety and Depression scale, Sense of Coherence Questionnaire, and Social Support Survey, e i primi quattro questionari sono stati inoltre somministrati a distanza di 3, 6, 9 e 12 mesi dall’avvio.
La dispnea, la depressione e la qualità della vita globale sono peggiorate nel tempo. La condizione delle prestazioni, l’ansia, la depressione, i componenti della dispnea, il dolore e l’adeguatezza degli elementi delle capacità di coping sono risultati correlati con la QoL, tranne che per una misurazione di follow up. Nelle analisi multivariate nelle quali la QoL era una variabile dipendente, la depressione è risultata essere un predittore significativo su quattro delle cinque analisi, considerando che la capacità di coping, l’ansia, le prestazioni di stato, il dolore e il supporto sociale sono rientrate nel modello con una o due analisi.
Lo stress emotivo e la capacità di coping influenzano la QoL e potrebbero essere degli obiettivi per gli interventi in cure palliative.
The impact of symptoms, coping capacity, and social support on quality of life experience over time in patients with lung cancer.
Abstract
The aims of the study were to investigate lung cancer patients’ quality of life (QoL) over time in a palliative setting and to determine how QoL is influenced by symptoms, coping capacity, and social support.
One hundred and five consecutive patients with incurable lung cancer were included. A comprehensive set of questionnaires was used at baseline, including the Assessment of Quality of Life at the End of Life, Cancer Dyspnea Scale, Visual Analog Scale of Dyspnea, Hospital Anxiety and Depression scale, Sense of Coherence Questionnaire, and Social Support Survey, of which the first four were used also at three, six, nine, and 12 months.
Dyspnea, depression, and global QoL deteriorated over time. Performance status,anxiety, depression, components of dyspnea, pain, and the meaningfulness component of coping capacity correlated with global QoL at all, or all but one follow-up measurements. In a multivariate analysis with global QoL as the dependent variable, depression was a significant predictor at four out of five assessments, whereas coping capacity, anxiety, performance status, pain, and social support entered the model at one or two assessments.
Emotional distress and coping capacity influence QoL and might be targets for intervention
in palliative care.
Mishra S.I., Scherer R.W., Geigle P.M. et al. (2012) Cochrane Database of Systematic Reviews . 2012 (8)
Contesto: I sopravvissuti al cancro manifestano numerosi disturbi ed effetti avversi dovuti al trattamento e una scarsa qualità della vita salute – correlata (HRQoL). Si ipotizza che gli interventi motori possano attenuare questi effetti avversi. L’HRQoL e i suoi settori sono misurazioni che hanno rilevanza per i sopravvissuti al cancro.
Obiettivi: Valutare l’efficacia degli interventi sulla HRQoL complessiva e settoriale tra adulti in post trattamento sopravvissuti al cancro.
Metodi di ricerca: Sono state interrogate la Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL), PubMed, MEDLINE, EMBASE, CINAHL, PsycINFO, PEDRO, LILACS, SIGLE, SportDiscus, OTSeeker e Sociological Abstracts dall’avvio dello studio fino ad ottobre 2011, senza restrizioni di lingua e data. Sono state ricercate, inoltre, citazioni attraverso Web of Science e Scopus, articoli correlati a Pub Med e diversi siti web. Sono stati esaminati gli elenchi di consultazione bibliografica, includendo nei campi di ricerca gli studi clinici e altre rassegne della letteratura.
Criteri di selezione: Sono stati inclusi tutti gli studi randomizzati (RCTs) e gli studi clinici controllati (CCTs) confrontando gli interventi motori con il normale trattamento o altri interventi senza esercizi fisici per valutare l’HRQoL complessiva o quanto meno uno dei settori della HRQoL negli adulti. Sono stati inclusi studi che analizzavano gli interventi motori iniziati dopo il completamento della terapia attiva oncologica. Sono stati esclusi gli studi che includevano malati terminali o di pazienti che stavano ricevendo cure in hospice o entrambi, e la maggior parte dei partecipanti alla sperimentazione sottoposti a terapie attive per un cancro primario o recidivante.
Raccolta e analisi dei dati: Da cinque rassegne abbinate di autori indipendenti sono state estratte informazioni sui parametri, che includono sperimentazioni, dati sugli effetti dell’intervento e valutazione del rischio di distorsioni basate su criteri predefiniti. Dove possibile, i risultati delle meta analisi sono stati effettuati per la HRQoL e per i settori della HRQoL per riportare differenze tra i valori iniziali e quelli del follow up, utilizzando variazioni medie standardizzate (SMD) e il modello degli effetti aleatori in base alla lunghezza del follow up. Sono state riportate inoltre le SMD tra i valori medi del follow up sugli interventi motori e del gruppo di controllo. Dato che i ricercatori hanno utilizzato differenti strumenti per valutare l’ HRQoL e l’ HRQoL per settore specifico, e spesso più di uno strumento per valutare il medesimo settore dell’HRQoL, sono stati selezionati gli strumenti più comunemente utilizzati da includere nella meta analisi SMD. E’ stata inoltre documentata la variazione media per ciascun tipo di strumento separatamente.
Risultati principali: Sono stati inclusi 40 studi clinici con 3694 partecipanti scelti con metodo casuale per il gruppo d’intervento (n = 1927) e il gruppo di controllo (n = 1764). Le diagnosi di cancro dei partecipanti allo studio hanno incluso cancro al seno, colonrettale, della testa e del collo, linfoma ed altri. Trenta studi sono stati condotti tra partecipanti che hanno concluso le terapie attive per il cancro primario o recidivo e dieci studi hanno incluso partecipanti sia durante che dopo il trattamento. La modalità dell’intervento motorio ha incluso esercizi di rafforzamento, di resistenza, di camminata, di bicicletta, di yoga, di Qigong o Tai Chi. L’ HRQoL e i suoi settori sono stati misurati utilizzando un’ampia gamma di strumenti. I risultati suggeriscono che l’esercizio, confrontato con il gruppo di controllo, ha un impatto positivo sulla HRQoL e sicuramente sugli aspetti specifici della HRQoL. E’ risultato che l’esercizio ginnico migliora: l’HRQoL globale a 12 settimane (SMD 0.48; 95% margine di affidabilità (CI) 0.16 fino a 0.81) e a 6 mesi al follow up 0.46; 95% CI 0.09 fino a 0.84), i rischi per il cancro al seno tra le 12 settimane e i 6 mesi al follow up (SMD 0.99; 95% CI 0.41 fino a 1.57), l’immagine corporea e l’autostima valutata utilizzando il Rosenberg Self-Esteem a 12 settimane (MD 4.50; 95% CI 3.40 fino a 5.60) e tra le 12 settimane e i 6 mesi al follow up (variazione media (MD) 2.70; 95% CI 0.73 fino a 4.67), benessere emotivo a 12 settimane al follow up (SMD 0.33; 95% CI 0.05 fino a 0.61), sessualità a 6 mesi al follow up (SMD 0.40; 95% CI 0.11 fino a 0.68), disturbi del sonno confrontando i valori del follow up e quelli del gruppo di controllo a 12 settimane (SMD -0.46; 95% CI -0.72 fino a -0.20), e il funzionamento sociale a 12 settimane (SMD 0.45; 95% CI 0.02 fino a 0.87) e a 6 mesi al follow up (SMD 0.49; 95% CI 0.11 fino a 0.87). In aggiunta, è risultato che gli interventi motori hanno diminuito l’ansia a 12 settimane al follow up (SMD -0.26; 95% CI -0.07 fino a -0.44), affaticamento alla dodicesima settimana (SMD -0.82; 95% CI -1.50 fino a -0.14) e tra la dodicesima settimana e i 6 mesi al follow up (SMD -0.42; 95% CI -0.02 fino a -0.83) e il dolore alla dodicesima settimana al follow up SMD -0.29; 95% CI -0.55 fino a-0.04) comparando il gruppo di ricerca e quello di controllo. L’andamento positivo e l’impatto degli interventi motori si riscontra anche per la depressione e per l’immagine corporea (quando analizzata in combinazione con gli strumenti di misurazione); tuttavia, data la scarsità di studi che hanno misurato questi effetti, l’affidabilità di queste scoperte è incerta. Nessuna conclusione si può trarre per quanto riguarda gli effetti degli interventi motori sui settori della HRQoL quali funzioni cognitive, funzionamento fisico, percezione della salute generale, funzione di ruolo e spiritualità. I risultati della rassegna andrebbero interpretati con cautela a causa del rischio di distorsioni. Tutti gli studi passati in rassegna presentano un alto rischio di produrre distorsioni. In aggiunta, la maggior parte degli studi erano con un alto rischio di rilevamento, logoramento e una selezione di distorsioni.
Conclusioni degli autori: Questa rassegna sistematica rivela che il moto potrebbe avere degli effetti benefici sulla HRQoL e certamente sui settori della HRQoL inclusi i timori specifi per il cancro (ad esempio, cancro al seno), immagine corporea e autostima, benessere emotivo, sessualità, disturbi del sonno, funzionamento sociale, ansia, affaticamento e dolore a vari periodi di follow up.
Exercise interventions on health-related quality of life for cancer survivors.
Background: Cancer survivors experience numerous disease and treatment-related adverse outcomes and poorer health-related quality of life (HRQoL). Exercise interventions are hypothesized to alleviate these adverse outcomes. HRQoL and its domains are important measures for cancer survivorship.
Objectives: To evaluate the effectiveness of exercise on overall HRQoL and HRQoL domains among adult post-treatment cancer survivors.
Search methods: We searched the Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL), PubMed, MEDLINE, EMBASE, CINAHL, PsycINFO, PEDRO, LILACS, SIGLE, SportDiscus, OTSeeker, and Sociological Abstracts from inception to October 2011 with no language or date restrictions. We also searched citations through Web of Science and Scopus, PubMed’s related article feature, and several websites. We reviewed reference lists of included trials and other reviews in the field.
Selection criteria: We included all randomized controlled trials (RCTs) and controlled clinical trials (CCTs) comparing exercise interventions with usual care or other nonexercise intervention to assess overall HRQoL or at least one HRQoL domain in adults. Included trials tested exercise interventions that were initiated after completion of active cancer treatment. We excluded trials including people who were terminally ill, or receiving hospice care, or both, and where the majority of trial participants were undergoing active treatment for either the primary or recurrent cancer.
Data collection and analysis: Five paired review authors independently extracted information on characteristics of included trials, data on effects of the intervention, and assessed risk of bias based on predefined criteria. Where possible, meta-analyses results were performed for HRQoL and HRQoL domains for the reported difference between baseline values and follow-up values using standardized mean differences (SMD) and a random-effects model by length of follow-up. We also reported the SMDs between mean follow-up values of exercise and control group. Because investigators used many different HRQoL and HRQoL domain instruments and often more than one for the same domain, we selected the more commonly used instrument to include in the SMD meta-analyses. We also report the mean difference for each type of instrument separately.
Main results: We included 40 trials with 3694 participants randomized to an exercise (n = 1927) or comparison (n = 1764) group. Cancer diagnoses in study participants included breast, colorectal, head and neck, lymphoma, and other. Thirty trials were conducted among participants who had completed active treatment for their primary or recurrent cancer and 10 trials included participants both during and post cancer treatment. Mode of the exercise intervention included strength training, resistance training, walking, cycling, yoga, Qigong, or Tai Chi. HRQoL and its domains were measured using a wide range of measures. The results suggested that exercise compared with control has a positive impact on HRQoL and certain HRQoL domains. Exercise resulted in improvement in: global HRQoL at 12 weeks’ (SMD 0.48; 95% confidence interval (CI) 0.16 to 0.81) and 6 months’ (0.46; 95% CI 0.09 to 0.84) follow-up, breast cancer concerns between 12 weeks’ and 6 months’ follow-up (SMD 0.99; 95% CI 0.41 to 1.57), body image/self-esteem when assessed using the Rosenberg Self-Esteem scale at 12 weeks (MD 4.50; 95% CI 3.40 to 5.60) and between 12 weeks’ and 6 months’ (mean difference (MD) 2.70; 95% CI 0.73 to 4.67) follow-up, emotional well-being at 12 weeks’ follow-up (SMD 0.33; 95% CI 0.05 to 0.61), sexuality at 6 months’ follow-up (SMD 0.40; 95% CI 0.11 to 0.68), sleep disturbance when comparing follow-up values by comparison group at 12 weeks’ follow-up (SMD -0.46; 95% CI -0.72 to -0.20), and social functioning at 12 weeks’ (SMD 0.45; 95% CI 0.02 to 0.87) and 6 months’ (SMD 0.49; 95% CI 0.11 to 0.87) follow-up. Further, exercise interventions resulted in decreased anxiety at 12 weeks’ follow-up (SMD -0.26; 95% CI -0.07 to -0.44), fatigue at 12 weeks’ (SMD -0.82; 95% CI -1.50 to -0.14) and between 12 weeks’ and 6 months’ (SMD -0.42; 95% CI -0.02 to -0.83) follow-up, and pain at 12 weeks’ follow-up (SMD -0.29; 95% CI -0.55 to -0.04) when comparing follow-up values by comparison group. Positive trends and impact of exercise intervention existed for depression and body image (when analyzing combined instruments); however, because few studies measured these outcomes the robustness of findings is uncertain. No conclusions can be drawn regarding the effects of exercise interventions on HRQoL domains of cognitive function, physical functioning, general health perspective, role function, and spirituality. Results of the review need to be interpreted cautiously owing to the risk of bias. All the trials reviewed were at high risk for performance bias. In addition, the majority of trials were at high risk for detection, attrition, and selection bias.
Authors’ conclusions: This systematic review indicates that exercise may have beneficial effects on HRQoL and certain HRQoL domains including cancerspecific concerns (e.g. breast cancer), body image/self-esteem, emotional well-being, sexuality, sleep disturbance, social functioning, anxiety, fatigue, and pain at varying follow-up periods. The positive results must be interpreted cautiously due to the heterogeneity of exercise programs tested and measures used to assess HRQoL and HRQoL domains, and the risk of bias in many trials. Further research is required to investigate how to sustain positive effects of exercise over time and to determine essential attributes of exercise (mode, intensity, frequency, duration, timing) by cancer type and cancer treatment for optimal effects on HRQoL and its domains.
van Roekel, Eline H., Winkler, Elisabeth A.H., Bours, Martijn J.L., Lynch, Brigid M., Willems, Paul J.B., Meijer, Kenneth, Kant, IJmert, Beets, Geerard L., Sanduleanu, Silvia, Healy, Genevieve N., Weijenberg, Matty P. Preventive Medicine Reports. 2016; 1 (4), 262-269
I comportamenti sedentari (stare seduti/distesi al minimo del dispendio energetico mentre si è svegli) stanno emergendo come un importante fattore di rischio che può compromettere la qualità della vita connessa alla salute (HRQoL) di pazienti sopravvissuti al cancro del colon-retto (CRC). Sono state esaminate le associazioni tra la sedentarietà e la HRQoL in sopravvissuti al CRC 2-10 anni dopo la diagnosi.
In uno studio trasversale, i sopravvissuti al I-III stadio del CRC (n=145) precedentemente diagnosticati (2002-2010) al Maastricht University Medical Center, nei Paesi Bassi, hanno indossato 24 ore al giorno per sette giorni consecutivi il monitor dei movimenti MOX installato sulla coscia. I risultati della HRQoL sono stati valutati tramite questionati validati (EORTC QLQ-C30, WHODAS II, Checklist Individual Strength, e l’Hospital Anxiety and Depression Scale). Modelli di regressione lineare adeguati per i dati confondenti sono stati utilizzati per valutare le associazioni tra i risultati della HRQoL derivati dalla MOX per la sedentarietà totale e prolungata (nella sedentarietà prolungata i periodi erano di ≥30 minuti) e cicli di sedentarietà abituale, tenedo conto del tempo necessario al risveglio mattutino.
In media i partecipanti hanno trascorso 10.2 ore/giorno di sedentarietà (SD, 1.6), e 4.5 ore/al giorno in periodi sedentari prolungati (2.3). La durata media abituale del periodo di sedentarietà è stata di 27.3 minuti (SD, 16.8). L’aumento del tempo sedentario totale e prolungato e la lunghezza del periodo abituale di sedentarietà sono state associate ad un funzionamento fisico significativamente più basso (P<0.05) e a punteggi più elevati di disabilità ed affaticamento. L’aumento del tempo sedentario totale e prolungato e la durata del periodo abituale di sedentarietà hanno inoltre mostrato associazioni significative relative ad una scarsa qualità della vita globale e funzionamento di ruolo. Le associazioni con il distress e il funzionamento sociale non sono state significative.
Il tempo sedentario è stato associato trasversalmente con risultati scarsi nella HRQoL in pazienti sopravvissuti al CRC. Sono necessari studi futuri per investigare se una riduzione della sedentarietà possa essere un potenziale obiettivo per gli interventi sugli stili di vita allo scopo di migliorare l’HRQoL nei pazienti sopravvissuti al CRC.
Associations of sedentary time and patterns of sedentary time accumulation with health-related quality of life in colorectal cancer survivors
Abstract
Sedentary behavior (sitting/lying at low energy expenditure while awake) is emerging as an important risk factor that may compromise the health-related quality of life (HRQoL) of colorectal cancer (CRC) survivors. We examined associations of sedentary time with HRQoL in CRC survivors, 2-10 years post-diagnosis. In a cross-sectional study, stage I‒III CRC survivors (n=145) diagnosed (2002-2010) at Maastricht University Medical Center+, the Netherlands, wore the thigh-mounted MOX activity monitor 24 hours/day for seven consecutive days. HRQoL outcomes were assessed by validated questionnaires (EORTC QLQ-C30, WHODAS II, Checklist Individual Strength, and Hospital Anxiety and Depression Scale). Confounder-adjusted linear regression models were used to estimate associations with HRQoL outcomes of MOX-derived total and prolonged sedentary time (in prolonged sedentary bouts ≥30 minutes), and usual sedentary bout duration, corrected for waking wear time. On average, participants spent 10.2 hours/day sedentary (SD, 1.6), and 4.5 hours/day in prolonged sedentary time (2.3). Mean usual sedentary bout duration was 27.3 minutes (SD, 16.8). Greater total and prolonged sedentary time, and longer usual sedentary bout duration were associated with significantly (P<0.05) lower physical functioning, and higher disability and fatigue scores. Greater prolonged sedentary time and longer usual sedentary bout duration also showed significant associations with lower global quality of life and role functioning. Associations with distress and social functioning were non-significant. Sedentary time was cross-sectionally associated with poorer HRQoL
outcomes in CRC survivors. Prospective studies are needed to investigate whether sedentary time reduction is a potential target for lifestyle interventions aiming to improve the HRQoL of CRC survivors.