Vescica

Ruolo della vescica è quello di raccogliere l’urina, filtrata dal rene, prima di essere eliminata dal corpo.

 

La forma più comune di tumore della vescica è costituita dal carcinoma uroteliale, che ha origine dalle cellule che rivestono la tonaca mucosa. Altre forme di tumore della vescica sono il carcinoma delle cellule squamose, adenocarcinoma e il carcinoma a piccole cellule.

Il rischio di sviluppare il tumore della vescica è maggiore negli uomini rispetto alle donne (1 su 14 e 1 su 77, rispettivamente). Tuttavia  l’incidenza è in lieve aumento per le donne mentre per gli uomini risulta in diminuzione.

 

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori per il tumore della vescica:

 

 

Fattori di rischio

 

Consumo di acqua contaminata da arsenico

per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) l’acqua potabile contaminata da sostanze nocive, tra cui l’arsenico, è considerata cancerogena per l’uomo. Le attività agricole, le produzioni industriali possono contaminare l’acqua oppure l’arsenico può anche essere naturalmente presente a causa di depositi geologici naturali o dell’attività vulcanica.

Anche se i meccanismi sono poco conosciuti, studi sperimentali suggeriscono che l’esposizione all’arsenico favorisce la produzione di specie reattive dell’ossigeno che causano danni al DNA e modulano l’espressione di geni coinvolti nella crescita cellulare, nella sopravvivenza e nel rischio di cancro.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Stomaco

Lo stomaco è un organo che fa parte dell’apparato digerente ed è collegato con l’esofago tramite l’orifizio del cardias e con l’intestino tramite il piloro.

 

I tumori dello stomaco possono essere suddivisi in due sottotipi in base alla sede anatomica di origine: tumori del cardias e tumori del non cardias.

 

Tra le morti per cause tumorali il cancro dello stomaco occupa il quinto posto. Negli ultimi anni si è comunque verificato un decremento, non solo della mortalità, ma anche dell’incidenza.

In particolare nell’ultimo decennio è stata riscontrata una riduzione dell’incidenza del tumore non cardias rispetto al tumore del cardias (che al contrario ha mostrato un incremento).

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Alimenti conservati con salatura

il consumo di alimenti conservati con il sale, indipendentemente dalla categoria, è un fattore di rischio probabile per lo sviluppo di tumore dello stomaco.

L’assunzione eccessiva di sale può danneggiare il rivestimento dello stomaco causando maggiore sensibilità agli agenti cancerogeni e favorendo la colonizzazione da Helicobacter pylori, che sembra avere un ruolo nello sviluppo del cancro in tale sede.

 

Sovrappeso e obesità

studi scientifici mostrano una relazione tra l’aumento del peso corporeo e il probabile rischio di sviluppare cancro del cardias.

Studi indicano un aumento del rischio del 23% del tumore al cardias per un incremento di 5 punti di Body Mass Index (BMI o Indice di Massa Corporea).

 

Carni lavorate

il consumo di carni lavorate è un probabile fattore di rischio per il tumore del non cardias.

Tale relazione è statisticamente significativa per il consumo di una porzione da 50 grammi al giorno, che è stato correlato con un aumento del rischio del 18%.

 

Consumo di alcol

il consumo di bevande alcoliche probabilmente è un fattore di rischio per il tumore dello stomaco.

Evidenze scientifiche mostrano come un apporto giornaliero di etanolo di 45 grammi, più di tre unità alcoliche, possono favorire l’insorgenza di cancro dello stomaco.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Si tratta di un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Rene

I reni sono due organi con la funzione di filtrare il sangue per eliminarne le sostanze di rifiuto prodotte dall’organismo, in modo tale da espellerle con le urine. Inoltre sono importanti organi endocrini.

 

L’incidenza del tumore del rene è in aumento e da solo rappresenta il 3% di tutti i tumori.

Sfortunatamente i sintomi si manifestano nello stadio avanzato della malattia e questo spesso non consente una diagnosi precoce.

Generalmente la diagnosi nei primi stadi di sviluppo avviene a seguito di controlli medici non correlati alla malattia, ad esempio grazie ad una radiografia.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Sovrappeso e obesità

L’aumento del peso corporeo è un fattore convincente per il rischio di cancro del rene.

Numerose sono le evidenze epidemiologiche che mostrano un’associazione tra le varie tipologie di misurazione del sovrappeso e dell’obesità (Body Mass Index, circonferenza vita e rapporto vita fianchi) e il rischio di tumore del rene.

L’aumento del tessuto adiposo favorisce alti livelli di insulina circolanti nel sangue, aumenta il rischio di ipertensione ed inoltre è associato ad un basso grado di infiammazione cronica, fattori che potrebbero favorire l’insorgenza del tumore del rene.

 

 

Fattori protettivi

 

Consumo di alcol

Il consumo di bevande alcoliche probabilmente è un fattore protettivo per il cancro del rene. Le evidenze di tale affermazione si basano sull’assunzione di 1 unità alcolica al giorno.

Tuttavia non esiste una chiara conoscenza di tale relazione, sono state indagate alcune ipotesi riguardo il meccanismo attraverso cui l’alcol potrebbe ridurre il rischio di cancro.

Ad esempio, un’assunzione moderata di alcol è correlata ad un minore rischio di iperinsulinemia e di diabete di tipo 2, fattori che possono favorire l’insorgenza il cancro del rene.

Inoltre le bevande alcoliche possono contenere composti fenolici antiossidanti che, attraverso vari meccanismi, possono ridurre il rischio di cancro del rene.

Infine un ulteriore meccanismo che può giustificare tale correlazione è l’effetto diuretico dell’alcol, che potrebbe diminuire i tempi di contatto tra le cellule epiteliali renali e composti potenzialmente dannosi.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Polmone

I polmoni sono due organi che svolgono la funzione di trasferire l’ossigeno introdotto con la respirazione nel circolo sanguigno e di espellere l’anidride carbonica prodotta dalle cellule.

 

Le principali forme di tumore del polmone sono il tumore a piccole cellule e non a piccole cellule. Quest’ultima forma rappresenta l’85% dei casi di tumore del polmone diagnosticati.

 

Il tumore polmonare rappresenta la prima causa di morte per malattie oncologiche negli uomini e la terza nelle donne.

 

Senza dubbio il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio per il tumore del polmone. Dalla letteratura si evince un incremento del rischio all’aumentare degli anni di esposizione al fumo e del numero di sigarette giornaliere.

È importante però tenere in considerazione che smettendo di fumare in qualsiasi momento della vita il rischio di tumore si riduce fortemente.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Integratori di beta-carotene

L’uso di integratori di beta-carotene è un convincente fattore di rischio per il tumore del polmone.

Alcuni studi hanno messo in luce un aumento significativo del rischio con un’integrazione di 20mg al giorno di beta-carotene.

 

 

Fattori protettivi

 

Frutta

Un aumento del consumo di frutta è un probabile fattore protettivo per il tumore del polmone.

In letteratura è stata riscontrata una riduzione del 6% con il consumo di una sola porzione di frutta al giorno, rispetto a chi ne fa un consumo minore.

Inoltre analizzando tale relazione in diversi studi di popolazione è emerso che chi consuma più frutta ha un rischio inferiore del 23% di tumore del polmone, se confrontato con chi consuma meno frutta nella stessa popolazione.

 

Alimenti fonte di carotenoidi

il consumo di alimenti che contengono naturalmente carotenoidi rappresenta un fattore protettivo probabile per il tumore polmonare.

A differenza del consumo di integratori di beta-carotene, in questo caso le evidenze mostrano una riduzione del rischio all’aumentare del consumo di alimenti contenenti naturalmente carotenoidi.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Pancreas

Il pancreas è una ghiandola, esocrina ed endocrina, che secerne ormoni fondamentali per la digestione degli alimenti e per la regolazione del livello di glucosio nel sangue.

Tra le principali funzioni ricordiamo la produzione del succo pancreatico, dell’insulina e del glucagone.

 

La maggior parte dei tumori che interessano il pancreas riguardano la componente esocrina, ovvero la porzione che produce il succo pancreatico.

 

Rappresenta circa il 3% di tutti i tumori incidenti tra maschi e femmine ed è la quarta causa di morte per cancro per le donne e la sesta per gli uomini.

 

Ancora oggi non vi sono strumenti per la diagnosi precoce e questo può giustificare il fatto che solo il 7% dei casi di tumore del pancreas venga diagnosticato in uno stadio iniziale della malattia.

 

Il carcinoma pancreatico non manifesta sintomi particolari allo stadio iniziale, quando sono presenti sintomi spesso sono vaghi e possono essere male interpretati. Per tutti questi motivi il tumore del pancreas, nella maggior parte dei casi, viene diagnosticato quando è già esteso.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Sovrappeso e obesità

l’aumento del peso corporeo è un fattore di rischio convincente per l’insorgenza del carcinoma pancreatico.

Esiste un numero ampio di evidenze che mostra un’associazione tra vari metodi di misurazione del sovrappeso e dell’obesità e l’incidenza e la mortalità del tumore del pancreas.

In particolare gli studi che utilizzano il Body Mass Index (BMI o Indice di Massa Corporea) mostrano un aumento del rischio del 10% per un incremento di 5 punti di BMI.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Si tratta di un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Fegato

Organo più voluminoso del corpo, il fegato svolge numerose e fondamentali funzioni per il buon mantenimento dello stato di salute.

 

Le forme tumorali con sede nel fegato sono diverse ma il carcinoma epatocellulare rappresenta il 90% di tutti i tumori di tale organo.

 

Il tumore del fegato è la seconda più comune causa di morte per cancro in tutto il mondo ed è più frequente negli uomini rispetto alle donne. Anche in Italia rientra tra le prime cinque cause di morte per tumore nei maschi.

 

Il rischio di insorgenza aumenta con l’avanzare dell’età ma nei paesi in via di sviluppo si riscontra una diagnosi ad un’età inferiore, intorno ai 40 anni, rispetto ai paesi più sviluppati.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Aflatossine

Le evidenze sulla relazione tra il consumo di prodotti contaminati da aflatossine e il rischio di tumore al fegato sono convincenti.

L’aflatossina B1 prodotta dal fungo del genere Aspergillus, un contaminante dei cereali e delle arachidi, è una delle più forti dal punto di vista genotossico e cancerogeno.

 

Consumo di alcol

L’evidenza sulla relazione tra consumo di alcolici e tumore del fegato è convincente per un’assunzione superiore a 45 grammi al giorno di etanolo, che equivalgono a più di tre unità alcoliche.

 

Sovrappeso e obesità

L’eccessivo peso corporeo è un fattore di rischio convincente per il tumore del fegato.

Gli studi mostrano come un incremento di 5 punti del Body Mass Index (BMI o Indice di Massa Corporea) sia associato ad un aumento dell’incidenza per entrambi i sessi e per diverse aree geografiche.

 

 

Fattori protettivi

 

Caffè

La letteratura esaminata mostra come l’assunzione regolare di caffè sia tra i probabili fattori in grado di ridurre il rischio di tumore al fegato.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Colon-Retto

L’intestino, organo deputato alla digestione e assorbimento delle sostanze nutritive, è suddiviso in due parti principali: intestino tenue e intestino crasso. Il colon e il retto fanno parte dell’intestino crasso.

 

Circa l’80% dei tumori del colon-retto sono conseguenza della proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa, rivestimento interno della parete intestinale, con conseguente formazione di polipi adenomatosi.

Questi, inizialmente forme benigne, possono evolvere nel tempo in forme maligne causando i sintomi tipici del tumore del colon-retto, ad esempio il sangue nelle feci.

 

L’introduzione del test di screening, indirizzato a uomini e donne con età compresa dai 50 ai 69 anni, ha permesso la riduzione dell’incidenza, andando ad identificare la malattia in uno stadio precoce.

Per questo motivo il trend del tumore del colon-retto ha visto una riduzione a partire dagli anni Duemila e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di tumore è del 66% per il colon e 62% per il retto.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Carne lavorata

aumenta il rischio di tumore del colon-retto con evidenza convincente. In particolare è stato stimato che un consumo giornaliero di 50 grammi di carne lavorata aumenti il rischio di ammalarsi del 16%.

 

Sovrappeso e obesità

l’aumento del peso è un convincente fattore di rischio per l’insorgenza del tumore del colon-retto. Numerose sono le evidenze che giustificano tale relazione.

Ad esempio una meta-analisi dose-risposta, che vede coinvolti un grande numero di casi di tumore del colon-retto, mostra un aumento del rischio del 5% per un incremento di 5 punti del Body Mass Index (BMI, o Indice di Massa Corporea).

 

Consumo di alcol

il consumo elevato di bevande alcoliche rappresenta un fattore convincente di rischio per lo sviluppo di tumore del colon-retto.

La revisione della letteratura scientifica mostra come una unità alcolica al giorno aumenti il rischio di tumore sia del colon che del retto.

Dagli studi inoltre si nota chiaramente che il rischio aumenta linearmente all’aumentare delle unità alcoliche giornaliere consumate.

 

Carne rossa

è un probabile fattore di rischio per il tumore del colon-retto. Le evidenze mostrano un’associazione positiva, vale a dire che il rischio aumenta con l’incremento del consumo, ma in maniera non significativa.

 

 

Fattori protettivi

 

Attività fisica

praticare uno stile di vita attivo rappresenta un convincente fattore di riduzione del rischio di cancro del colon-retto.

Le evidenze mostrano una riduzione del rischio del 20% in coloro che praticano alti livelli di attività fisica rispetto a coloro con livelli più bassi.

Inoltre i dati in letteratura mostrano una riduzione dell’incidenza del tumore del colon in associazione con il movimento svolto nel tempo libero.

 

Alimenti integrali

sono un probabile fattore protettivo per il tumore del colon-retto. Le evidenze scientifiche mostrano, per un consumo di 90 grammi al giorno di cereali integrali, una riduzione del rischio del 17%.

 

Alimenti fonte di fibra alimentare

una dieta ricca di alimenti fonte di fibra rappresenta un fattore protettivo probabile per il tumore del colon-retto.

Le evidenze mostrano che chi consuma alimenti fonte di fibra ha un rischio minore di tumore del colon-retto rispetto a chi ne consuma quantità minori.

Non è stata definita la quantità di fibra per la quale tale associazione è riscontrata, si ricorda che i livelli di assunzione consigliati per la popolazione italiana sono di almeno 25 grammi al giorno.

 

Latte e derivati

Probabilmente fattori di riduzione del rischio di tumore del colon-retto.

Le evidenze scientifiche mostrano, per un consumo giornaliero di 400 grammi di latte e derivati, una riduzione del rischio del 13%.

Il probabile effetto positivo può essere spiegato in parte dal contenuto di calcio in questi alimenti.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.



Bocca / Faringe / Laringe

Diversi sono i tessuti e gli organi inclusi nelle denominazioni di bocca, faringe e laringe.

Questi comprendono le labbra, la lingua, il rivestimento interno delle guance, il pavimento orale, le gengive, il palato e le ghiandole salivari.

 

Sono tumori maggiormente diffusi tra la popolazione maschile rispetto a quella femminile e si posizionano al quinto posto tra i tumori incidenti negli uomini di età compresa tra 50 e 69 anni, in termini di frequenza e proporzione.

 

Una precoce diagnosi del tumore permette un maggiore successo delle terapie contro la malattia.

In riferimento a queste sedi tumorali, è possibile individuare la malattia in uno stadio non avanzato grazie ad una visita otorinolaringoiatrica.

 

È opportuno inoltre indirizzare le campagne di sensibilizzazione verso le categorie di popolazione a maggiore rischio d’insorgenza di tale tumore, in particolare i consumatori di alcol e fumo.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

Fattori di rischio

 

Consumo di alcol

il consumo di bevande alcoliche è un fattore di rischio convincente per lo sviluppo di tumore della bocca, della faringe e della laringe.

Le numerose evidenze sono concordi nel affermare che maggiore è il consumo di alcol e maggiore è il rischio di insorgenza di tale tumore.

 

Sovrappeso e obesità

l’eccessivo peso corporeo è un fattore di rischio probabile per il tumore della bocca, della faringe e della laringe.

 

 

Fattori protettivi

 

Verdure non amidacee

il consumo di verdure non amidacee è un probabile fattore protettivo per i tumori della bocca, della faringe e della laringe.

La maggior parte degli studi mette in evidenza come un maggiore consumo di verdure non amidacee sia associato ad un minore rischio di tumore. In particolare è stato visto che chi consuma una sola porzione al giorno di verdura ha comunque una riduzione del rischio in confronto a chi non ne consuma affatto.

 

Frutta

il consumo di frutta è un fattore protettivo probabile per il tumore della bocca, della faringe e della laringe.

Dalla letteratura scientifica emerge una riduzione del rischio in chi consuma anche una sola porzione al giorno di frutta rispetto a chi ne consuma una quantità inferiore.

 

Alimenti fonte di carotenoidi

il consumo di alimenti che contengono naturalmente carotenoidi è un fattore protettivo, con evidenza probabile, per il tumore della bocca, della faringe e della laringe.

Si riscontra questa correlazione negli studi che indagano i consumi di tali alimenti sia tramite l’utilizzo di questionari, sia con l’analisi dei livelli di carotenoidi nel sangue come indicatori di consumo.

 

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Si tratta di un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.