Semi di sesamo
Famiglia: Pedaliaceae
Genere: Sesamum
Specie: Sesamum indicum L.
Sesamo: cos’è e varietà
Il sesamo è una pianta appartenente alla famiglia delle Pedaliaceae originaria delle Indie Orientali. È diffusa in Asia e Africa e viene coltivata in India, Cina, Birmania e, per quanto riguarda la zona europea, solamente in Grecia.
Esistono numerose varietà di sesamo che si distinguono per la colorazione dei semi; sono presenti cultivar a semi bianchi, neri e rossastri.
I semi vengono utilizzati come spezia.
Proprietà nutrizionali dei semi di sesamo
Valori nutrizionali dei semi di sesamo
I semi di sesamo contengono buone quantità di fibra, proteine, acido folico e inoltre molto ricchi in alcuni tipi di minerali, in particolare ferro, fosforo, magnesio e soprattutto calcio, utile nella prevenzione dell’osteoporosi.
I semi sono costituiti per il 45-55% da sostanza grassa, e l’olio che si ottiene è di ottima qualità, inodore, con scarsa tendenza ad irrancidire per l’elevato contenuto di acidi grassi insaturi (oleico e linoleico, ciascuno per circa il 40% circa).
Altra caratteristica di questa tipologia di semi è il loro contenuto in particolari composti bioattivi come lignani, fitosterolo b- sitosterolo, sesamina e sesamolina.
L’assenza di glutine, infine, rende questo prezioso alimento perfetto anche per la preparazione di alimenti per celiaci. Vi consigliamo per questo di aggiungerli tostati e sminuzzati su primi e secondi piatti o sui contorni.
Benefici dei semi di sesamo
I benefici di questi semi sono da attribuire ai micronutrienti, ai composti bioattivi e agli acidi grassi insaturi in essi presenti.
Tra i micronutrienti spiccano la vitamina E, insieme al selenio e al manganese contenuti nei semi di sesamo, svolgono funzione antiossidante; le vitamine del gruppo B favoriscono il buon funzionamento del metabolismo; il calcio, il fosforo e il magnesio favoriscono la salute di ossa e denti, il potassio regola la pressione arteriosa, mentre il ferro è utilizzato per la produzione dei globuli rossi.
I composti bioattivi contenuti, quali lignani, fitosterolo b- sitosterolo, sesamina e sesamolina, migliorano il profilo lipidico con azione ipocolesterolemizzante.
La porzione giornaliera consigliata è di 30 grammi, che corrisponde a 3 cucchiai rasi di semi di sesamo.
Interazioni dei semi di sesamo
Il sesamo può interferire con l’azione di alcuni farmaci (ad esempio gli antidiabetici, i farmaci che aumentano il rischio di emorragie, quelli che provocano sonnolenza o che vengono metabolizzati dal citocromo P450).
Inoltre in alcuni soggetti possono causare forti reazioni allergiche, per via di specifiche proteine contenute.
Produzione e Tecnologia dei semi di sesamo
Caratteri botanici del sesamo
Il sesamo è una pianta annuale brevidiurna che presenta un fusto eretto, semplice o ramificato, che può arrivare fino ad un’altezza di 80 cm circa.
Le foglie sono opposte, ovali oblunghe; quelle basali si presentano larghe e dotate di picciolo lungo, quelle apicali invece sono strette e con picciolo corto.
I fiori, ascellari e di solito isolati, con petali bianchi punteggiati di nero. La fecondazione è autogama.
Coltivazione del sesamo
È una pianta che non resiste al freddo (soffre a 10°C) e abbastanza resistente alla siccità. Non ha particolari esigenze sulla tipologia di terreno e può essere coltivata dove cresce l’arancio; ha uno sviluppo rapido e per questo motivo ha bisogno di trovare un terreno ricco di elementi nutritivi, facilmente assimilabili, specialmente azotati.
Si tratta di una coltura da rinnovo che solitamente viene seminata in marzo-aprile a file distanti 60-70 cm.
Dopo 20-25 giorni dalla semina, quando le piantine hanno raggiunto i 15-20 cm di altezza, si procede al diradamento lasciando 20-30 cm di distanza sulla fila.
Prodotti ottenuti dal sesamo
La raccolta avviene all’ingiallimento delle foglie, prima della completa maturazione delle capsule per evitare la deiscenza. Le piante tagliate vengono disposte in andane per completare la maturazione e trebbiate.
Dai semi si ottiene un olio di ottima qualità, inodore, con scarsa tendenza ad irrancidire per l’elevato contenuto di acidi grassi insaturi (oleico e linoleico) che viene impiegato nell’alimentazione umana, nell’industria alimentare per la preparazione di margarine, in quella cosmetica per la produzione di saponi e in quella farmaceutica. Il panello che residua dall’estrazione dell’olio viene destinato all’alimentazione zootecnica.
Stagionalità dei semi di sesamo
In commercio i semi di sesamo si trovano tutto l’anno.
Preparazione e Conservazione dei semi di sesamo
Una delle più note ricette che vede come ingredienti principali i semi di sesamo è il Gomasio. Consiste in un condimento preparato con semi di sesamo e sale marino, ottimo da utilizzare al posto del sale assoluto per migliorare il condimento dei vostri piatti e beneficiare al tempo stesso di tutte le proprietà salutari di questi piccoli semi.
Altra salsa famosissima in cui vengono utilizzati i semi di sesamo è quella Tahina. Questa salsa è ricavata dalla farina di semi di sesamo mescolata con il suo olio, spesso usata come condimento.
Avendo al loro interno oli molto delicati, che rischiano di irrancidirsi, è consigliabile conservare i semi di sesamo al riparo dalla luce, in un luogo fresco ed asciutto ed all’interno di un barattolo di vetro con tappo o di un contenitore a chiusura ermetica.