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Rischi e benefici del consumo di alghe commestibili

Cherry P. et al.

Review Nutr Rev. 2019 May 1;77(5):307-329.

 

Rischi e benefici del consumo di alghe commestibili

Il recente interesse per le alghe come fonte di macronutrienti, micronutrienti e componenti bioattivi ha evidenziato potenziali applicazioni all’interno dell’industria alimentare funzionale e nutraceutica, con un impulso verso l’attenuazione dei fattori di rischio associati a malattie non trasmissibili come obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.

 

Questa recensione narrativa riassume la composizione nutrizionale delle alghe commestibili; valuta le prove relative ai benefici per la salute delle alghe intere, dei componenti bioattivi estratti e dei prodotti alimentari a base di alghe negli esseri umani e valuta i potenziali effetti negativi delle alghe commestibili, comprese quelle relative all’ingestione di un eccesso di iodio e arsenico.

Se le potenziali applicazioni alimentari funzionali e nutraceutiche delle alghe devono essere realizzate, sono necessarie ulteriori prove da studi sull’intervento umano per valutare i benefici nutrizionali delle alghe e l’efficacia dei loro presunti componenti bioattivi.

Le prove meccanicistiche, in particolare, sono indispensabili per convalidare le indicazioni sulla salute.

 

 

Abstract

 

Risks and benefits of consuming edible seaweeds

Recent interest in seaweeds as a source of macronutrients, micronutrients, and bioactive components has highlighted prospective applications within the functional food and nutraceutical industries, with impetus toward the alleviation of risk factors associated with noncommunicable diseases such as obesity, type 2 diabetes, and cardiovascular disease.

 

This narrative review summarizes the nutritional composition of edible seaweeds; evaluates the evidence regarding the health benefits of whole seaweeds, extracted bioactive components, and seaweed-based food products in humans; and assesses the potential adverse effects of edible seaweeds, including those related to ingestion of excess iodine and arsenic.

If the potential functional food and nutraceutical applications of seaweeds are to be realized, more evidence from human intervention studies is needed to evaluate the nutritional benefits of seaweeds and the efficacy of their purported bioactive components.

Mechanistic evidence, in particular, is imperative to substantiate health claims.

 

Link all’articolo originale https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30840077/