Categorie Alimenti: Frutta.

More

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varietà di more

Famiglia: Rosaceae

Genere: Rubus

Specie: Rubus fruticosus L.

 

Le more sono i frutti del rovo (Rubus fruticosus), pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

 

Varietà di more

Esistono diversi tipi di more e le cultivar coltivate possono essere inermi o spinose.

 

Il Rubus fruticosus L. è una specie nativa dell’Europa subartica che ad oggi viene coltivata su scala commerciale anche in Nord America (in particolare negli Stati Uniti) fino in Siberia.

 

Altre specie sono il R. laciniatus, R. procerus e R. ulmifolius, tutte diffuse in Europa, e il R. canadensis, portatore del carattere “senza spine”, diffuso nell’America del Nord.

 

Tra le varietà di more più coltivate, che derivano da una specie di origine americana, ricordiamo la Thornfree (senza spine), la Black Satin (varietà precoce), la Dirksen Thornless e la Hull Thornless (poche spine).

 

Proprietà nutrizionali delle more

tabella con i valori nutrizionali delle more

Valori nutrizionali delle more

Le more sono note per essere ricche in fitocomposti ed ellagitannini.

 

In linea generale sono composte da acqua, zuccheri e fibra. La tipologia di fibra è sia solubile che insolubile, per questo sono alimenti utili per promuovere la buona salute dell’intestino.

 

Presentano anche un buon contenuto di vitamine, dove spiccano la vitamina C, la vitamina K e la vitamina E, e di sali minerali, in particolare di manganese e rame, importante per la salute delle ossa e per la produzione di globuli bianchi e globuli rossi.

 

Le more sono inoltre fonte di betacarotene ma anche di quercetina, catechine, kaempferolo e acido salicilico.

 

Benefici delle more

Le more sono fonti di antiossidanti, molecole che proteggono il nostro organismo dall’effetto dei radicali liberi, che vengono prodotti normalmente durante il metabolismo cellulare; se in eccesso possono provocare stati patologici.

 

In questi frutti sono presenti altre molecole e fitocomposti che apportano benefici.

Tra i fitocomposti, fondamentali per mantenere l’organismo in salute, le più importanti sono le antocianine, molecole in grado di dialogare con i geni della longevità, che cooperano con vitamina C ed E per apportare benefici all’organismo.

 

Gli ellagitannini, sopra citati, appartengono alla classe dei polifenoli ed esercitano il loro ruolo protettivo principalmente a livello dello stomaco dove prevengono gastriti ed ulcere.

 

La porzione di consumo giornaliera consigliata è 150 grammi di frutto fresco, che corrisponde a circa 15 more.

 

Interazioni delle more

Raramente le more possono causare una reazione allergica. La causa scatenante di questa reazione potrebbe essere riconducibile alla presenza di acido salicilico all’interno del frutto.

 

Produzione e Tecnologia delle more

Caratteri botanici del rovo

Il rovo, pianta da cui originano le more, è un’arbustiva perenne rustica diffusa in tutta Europa, in grado di resistere al freddo invernale e alle brinate tardive.

La pianta è definita anche “semi-caducifoglia” in quanto molte foglie permangono durante la stagione quiescente invernale.

Ha un’elevata capacità pollonifera, un portamento tipicamente cespuglioso ed è composta da tralci spinosi ripiegati su se stessi che possono raggiungere 3-4 metri.

 

Le foglie sempreverdi, presentano un colore verde scuro (più chiare sulla pagina inferiore), hanno margini seghettati, nervature reticolari, evidenti punte acuminate e ricoperte da una leggera peluria biancastra.

 

I fiori, di colore bianco rosato, sono riuniti in infiorescenze terminali panicolate o corimbiformi.

 

Il frutto è costituito da piccole drupe o bacche riunite in more di color viola scuro e brillante. L’impollinazione è entomofila e le cultivar coltivate possono essere sia inermi che spinose.

 

Coltivazione delle more

Il rovo è una pianta abbastanza resistente al freddo, idonea ad esser coltivata anche in montagna e che beneficia di molta esposizione solare.

Predilige terreni profondi e fertili.

 

Necessita di palificazione, potature in verde per ridurre il numero dei tralci di rinnovo e, prima della maturazione, per cimare le femminelle.

 

Produzione delle more

La raccolta inizia in luglio e si protrae fino a settembre.

La resa ad ettaro è superiore ai 100 quintali. La raccolta avviene in modo scalare, prendendo dal rovo solo i frutti maturi, che si riconoscono facilmente per via del colore; al momento della raccolta il ricettacolo rimane aderente al frutto e la mora deve essere colta asciutta perché l’umidità presente provoca un deperimento veloce del frutto.

 

L’aroma ed il colore rendono la mora adatta a diverse preparazioni (marmellate, sciroppi) ed alcune varietà si prestano particolarmente per il consumo fresco.

 

Stagionalità delle more

Le more sono frutti tipici estivi, in particolare del mese di agosto.

 

Preparazione e Conservazione delle more

Le more quando vengono raccolte, solitamente sono già molto mature e quindi vanno consumate in pochissimo tempo.

 

Per chi volesse consumare le more in un paio di giorni, conviene conservarle in un contenitore a temperatura ambiente o magari in frigorifero disposte su un unico strato.

Evitate accuratamente di lavarle perché si deteriorano più facilmente e marciscono anche nel giro di poche ore.

 

Le more si possono anche conservare in freezer in un sacchetto per i surgelati.

Lasciatele indurire un po’ nel freezer appoggiate su carta forno e poi inseritele in un sacchetto per surgelati e chiudetele privandole dell’aria. Durante la fase preliminare di conservazione, è importante eliminare tutte le parti molli per evitare che possano recare diffondere l’umidità alle altre.

Una volta scongelate devono essere consumate in giornata.

 

La trasformazione di questi prodotti, come per esempio la produzione di marmellate in cui interviene un trattamento termico, può ridurre il contenuto dei fitocomposti e di conseguenza la capacità di esercitare gli effetti positivi.

Vi consigliamo per questo di alternare l’utilizzo del prodotto fresco ad altre tipologie come succhi o marmellate, in maniera tale da trarne tutti i benefici.



    • LARN livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e energia per la popolazione italiana. IV revisione. SICS, 2014; p. 8.
    • Sangiovanni E et al. (2013) “Ellagitannins from Rubus berries for the control of gastric inflammation: in vitro and in vivo studies”, PLOS ONE;8(8):e71762.
    • Veberic R et al. (2014) “Changes in the contents of anthocyanins and other compounds in blackberry fruits due to freezing and long-term frozen storage.”, Journal of Agricultural and Food Chemistry;62(29):6926-35.
    • www.agraria.org
    • www.bda-ieo.it
    • www.humanitas.it