Categorie Alimenti: Frutta.

Limone

Limone

 

scorza di limone

Famiglia: Rutaceae

Genere: Citrus

Specie: Citrus limon

 

Storia del limone

Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae originario dell’India e dell’Indocina.

 

Secondo alcuni studi, il limone è da considerarsi un ibrido naturale tra due diverse specie di agrumi: il cedro (Citrus medica) e il lime (Citrus aurantifolia).

 

Solitamente la buccia è di colore giallo ma esistono anche varietà di colore verde o bianco; la buccia può essere più o meno sottile ed è ricca di oli essenziali.

La polpa è suddivisa in otto-dieci spicchi, succosa e con un sapore aspro; molte varietà sono prive di semi.

 

Varietà di limone

Esistono diverse varietà di limone e le principali cultivar coltivate in Italia sono: Femminello Comune, Monachello, Interdonato, Femminello Zagara Bianca, Femminello Siracusano e Femminello Apireno Continella. Molte di queste varietà sono tipiche della Sicilia, regione da cui deriva l’85% della produzione nazionale di limoni.

 

Nel 2001 è stata riconosciuta l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) al “Limone di Sorrento” e al “Limone Costa d’Amalfi”.

Questa varietà presenta una buccia di medio spessore, di colore giallo chiaro, con un aroma e un profumo intensi dovuti alla ricca presenza di oli essenziali e terpeni.

I frutti sono di dimensioni medio-grosse (almeno 100 grammi per frutto) e la polpa è succosa e moderatamente acida, con scarsa presenza di semi.

 

Nel 2007 ha ottenuto l’IGP anche il “Limone Femminello del Gargano”, il limone più antico d’Italia, di cui esistono due tipologie: il Femminello a scorza gentile ed il Femminello oblungo.

Il limone a scorza gentile presenta una forma sferoidale; la sua buccia ha un colore giallo chiaro, particolarmente liscia e dallo spessore molto sottile. Il limone oblungo è più pregiato per l’assenza di semi nella sua polpa e la sua buccia, più o meno liscia, ha un colore giallo citrino intenso di spessore medio.

 

Anche il “Limone di Siracusa” e il “Limone Interdonato Messina Jonica” hanno ottenuto l’IGP. Quest’ultimo presenta frutti di pezzatura medio-elevata (tra gli 80 e i 350 grammi), dalla forma ellittica, di colore verde opaco a inizio maturazione, che poi tende al giallo. Anche la polpa è di colore giallo e i semi sono pochi o del tutto assenti.

 

Nel 2011 invece hanno ottenuto l’IGP i “Limoni di Rocca Imperiale” appartenenti alle categorie commerciali “Extra”, “I” e “II”, che vengono coltivati in Calabria nella provincia di Cosenza.

 

Proprietà nutrizionali del limone

tabella con i valori nutrizionali del limone, della scorza di limone e del succo di limone
Tabella con i valori nutrizionali del limone, della scorza di limone e del succo di limone.

Valori nutrizionali del limone

Questo agrume è soprattutto una fonte di vitamina C, contenuta sia nel succo che nella buccia del frutto. Nella scorza del limone è presente un contenuto di questa vitamina fino a tre volte superiore rispetto al succo a parità di peso.

Contiene inoltre flavonoidi e sostanze con proprietà antiossidanti che conferiscono la tipica colorazione al frutto, quali β-carotene, β-criptoxantina, luteina e zeaxantina.

 

Il limone è ricco di oli essenziali, il principale dei quali è il limonene, concentrato prevalentemente nella scorza, dove sono presenti anche altre sostanze quali la citronella, il fellandrene, l’acido citrico, l’acido malico, l’acido formico, l’esperidina e le pectine.

 

Benefici del limone

Le funzioni benefiche che il limone svolge nei confronti del nostro organismo si devono ricondurre alla presenza in questo agrume di vitamina C, potassio e oli essenziali.

Ricordiamo infatti l’azione antiossidante, dove gli antiossidanti sono molecole che proteggono il nostro organismo dall’effetto dei radicali liberi che se prodotti in eccesso possono provocare stati patologici, l’azione protettiva antitumorale contro il cancro alla cavità orale e l’azione antimicrobica.

In particolare l’azione antimicrobica è da attribuire agli oli essenziali che esercitano un’azione batteriostatica e antivirale dipendente dal citrale e dal linalolo.

Sembra inoltre che il limone aiuti a ridurre la formazione di calcoli renali.

 

La porzione di consumo giornaliero standard di frutta fresca consigliata è 150 grammi, che corrispondono a circa 2 limoni.

 

Questo agrume può essere utile da utilizzare sia durante che post trattamento oncologico per contrastare alcuni effetti collaterali quali l’alterazione del gusto (in questo caso si utilizza la marinatura), la disidratazione (aromatizzando l’acqua con la scorza di limone) e l’anemia sideropenica.

 

L’utilizzo della scorza o del succo di limone durante il pasto permette di ridurre la quantità di sale e favorire l’assorbimento del ferro.

Infatti la vitamina C in esso contenuta ha la capacità di aumentare l’assorbimento del ferro nelle verdure a foglia verde o nei legumi, ovvero alimenti che hanno una buona quantità di ferro presente però nella forma meno assimilabile.

 

Ricordiamo che la vitamina C è sensibile al calore, quindi è sempre meglio aggiungere il succo o la scorza a fine cottura.

 

L’aggiunta del succo di limone a frutta o verdura inoltre ne evita l’annerimento, andando a inattivare un gruppo di enzimi responsabili di questo fenomeno, le polifenolossidasi.

 

Interazioni del limone

L’acidità del limone può causare un danneggiamento dello smalto dei denti con perdita di lucidità dentale e alterazioni del colore.

 

Il consumo di succo di limone può interferire con l’azione della clorochina, farmaco utilizzato per la prevenzione e il trattamento della malaria.

 

Produzione e Tecnologia del limone

Caratteri botanici del limone

Il genere Citrus, a cui appartiene il limone, ha come frutto una bacca (definita esperidio), caratterizzata da un epicarpo (parte esterna) di spessore variabile a seconda della varietà, colorato e ricco di oli essenziali.

Il mesocarpo o albedo è bianco e spugnoso, mentre l’endocarpo (parte interna) è suddiviso in 8-10 spicchi in cui possono essere presenti o meno i semi.

 

I frutti possono essere di forma ovale o ellittica e, nella parte terminale, presentano una protuberanza che, a seconda delle varietà, risulta più o meno pronunciata.

 

I limoni giungono a maturazione in tre diversi periodi dell’anno:

 

  • autunno, dal mese di ottobre, periodo in cui avviene la produzione di limoni invernali,
  • primavera, nel mese di marzo, con la produzione dei limoni noti come bianchetti,
  • estate, a settembre, in cui sono pronti i cosiddetti verdelli (che maturano nell’estate seguente), così chiamati per il colore della buccia.

 

Il limone è piuttosto sensibile al freddo e si defoglia completamente con temperature di -4/-5°C, mentre i fiori e i frutti sopportano valori fino a -2°C.

 

A differenza di altri agrumi, i limoni possono maturare anche quando sono staccati dalla pianta e di conseguenza spesso vengono raccolti, manipolati e spediti ancora verdi (dopo averli protetti con un trattamento fungicida e un’inceratura).

 

Produzione dei limoni

Il maggior produttore è il Messico, seguito dall’India. Altri grandi produttori sono l’Italia, la Spagna, Israele, l’Egitto, la Repubblica Sudafricana e l’Australia.

 

In base alle condizioni pedoclimatiche ed alla varietà, la raccolta dei frutti copre tutto l’arco dell’anno oppure può avere inizio il 1° gennaio e terminare il 31 ottobre.

La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano impedendo il contatto diretto dei limoni con il terreno. Il distacco dei frutti può essere effettuato anche con l’ausilio di apposite forbici per il taglio del peduncolo.

 

Successivamente i frutti vengono posti in cesti o in cassette di plastica, quindi caricate sui mezzi di trasporto e trasferite ai magazzini di lavorazione e/o conservazione.

 

Una volta che il prodotto è giunto al magazzino, il limone subisce un processo di lavorazione che ne comporta: lavaggio, trattamento anticrittogamico, ceratura, selezione, calibratura e confezionamento.

I materiali ammessi per gli imballaggi sono cartone, legno e plastica; le confezioni ammesse sono reti e borse con banda plastica attaccata alla rete. La conservazione dei frutti può essere effettuata in atmosfera normale o controllata.

 

Oltre che per il consumo fresco, i limoni possono essere utilizzati per la produzione di essenze o oli essenziali, succhi e confetture.

 

Stagionalità del limone

I limoni si trovano sul mercato tutto l’anno.

 

Preparazione e Conservazione del limone

Un limone maturo deve presentare una buccia soda, sottile, liscia, senza macchie e di colore giallo brillante. I limoni con la buccia di colore giallo intenso sono di solito più maturi e meno acidi di quelli poco gialli o giallo-verdognoli.

 

La temperatura ideale di conservazione dei limoni maturi è di 0-4°C, mentre i limoni verdi possono essere mantenuti a una temperatura di 11-14°C.

Sarebbe quindi consigliabile porre i limoni maturi in frigorifero nello scomparto della frutta, in modo da mantenerli succosi e con un buon contenuto di vitamina C, mentre i limoni verdi possono rimanere in un ambiente fresco.

 

Una volta tagliati vengono conservati in frigorifero avvolgendo gli spicchi o le fette con la pellicola trasparente (non con fogli d’alluminio per via dell’acidità del limone).

 

Il succo di limone viene utilizzato per insaporire cibi come carne, pesce, insalate, dessert di frutta, sorbetti, gelati e bevande, quali il tè. Una buona abitudine è il suo utilizzo al posto del sale per condire le insalate.

 

Del limone viene utilizzata anche la buccia, se edibile, per aromatizzare le preparazioni.

 

Inoltre è consigliabile condire verdure o legumi con succo o scorza di limone in quanto la vitamina C presente facilita l’assorbimento del ferro non eme contenuto nei vegetali.

 

Le proposte di ricette di FBO con il limone