Lattuga
Famiglia: Compositae
Genere: Lactuca
Specie: Lactuca sativa L.
Cos’è la lattuga
La lattuga è una composita annuale.
In Italia viene coltivata in diversi periodi dell’anno e in differenti ambienti climatici. Nei mesi invernali viene largamente esportata nei paesi del Nord Europa.
Come l’indivia, è un ortaggio da foglie che viene consumata cruda, ma può anche essere cotta.
Varietà di lattuga
In Italia le varietà di lattuga più conosciute sono la lattuga cappuccio (o a palla), la lattuga romana, la lattuga gentile (o canasta o gentilina) e la lattuga iceberg.
La lattuga cappuccio presenta foglie rotondeggianti che formano un grumolo serrato. Di questa lattuga le tipologie più note sono Batavia bionda, Trocadero, Regina di Maggio e Great Lakes. Viste le numerose varietà esistenti di questa lattuga, la coltura può essere primaverile-estiva, estiva, autunnale e invernale.
Anche della lattuga romana esistono diverse varietà e le più note sono Bionda da inverno, Bionda da estate, Verde degli ortolani. Anche in questo caso la coltura, visto la presenza di diverse tipologie, può essere invernale, primaverile e estiva.
Proprietà nutrizionali della lattuga
Lattuga valori nutrizionali
La lattuga ha un contenuto di acqua superiore al 90% ed un buon contenuto di fibra. Se consumata cruda è particolarmente ricca in folati.
Inoltre, il consiglio è di spezzettare queste verdure con le mani, poiché causare la rottura in modo casuale delle fibre vegetali sembrerebbe favorire l’azione di alcuni enzimi che trasformano i folati rendendoli meglio assorbibili dal nostro intestino.
Buono è anche il contenuto di vitamina K, ferro e beta-carotene.
Lattuga benefici
Come detto precedentemente, la lattuga ha una buona quantità di sali minerali, folati, fibra e acqua.
Nello specifico, i sali minerali donano alla lattuga proprietà rinfrescanti e rimineralizzanti e tra questi è utile soprattutto evidenziare il rapporto tra il sodio e potassio che apporta alla lattuga caratteristiche diuretiche.
L’acqua e la fibra permettono di migliorare la funzionalità intestinale dell’organismo.
Tra le vitamine spiccano i folati, noti anche con il nome di vitamina B9, che contribuiscono alla normale crescita dei tessuti durante la gravidanza e svolgono altre funzioni di fondamentale importanza a livello cellulare. Il consumo di vitamina B9 sembrerebbe avere anche un ruolo nella prevenzione oncologica, soprattutto per quanto riguarda il rischio di tumore del pancreas.
Ricordiamo inoltre la vitamina A che è utile nei processi della visione e la vitamina C che aiuta le difese immunitarie dell’organismo. Entrambe queste vitamine hanno anche funzione antiossidante.
Gli antiossidanti sono molecole che proteggono il nostro organismo dall’effetto dei radicali liberi, ovvero composti reattivi dell’ossigeno, prodotti normalmente durante il metabolismo cellulare che se in eccesso possono provocare stati patologici.
La porzione consigliata è di 80 grammi di lattuga fresca, che corrisponde circa a una scodella o a una ciotola da 500 ml.
Una ciotola di lattuga riesce a soddisfare circa la metà del fabbisogno nutrizionale di vitamina C (47 mg) per la popolazione adulta (uomini 105 mg, donne 85 mg) e quasi completamente il fabbisogno di vitamina K (101 µg), sempre facendo riferimento alla popolazione adulta (140 µg).
Il consumo di questa verdura sembrerebbe utile in caso di gonfiore sottocutaneo (o edema), un possibile effetto avverso causato dal trattamento oncologico.
Lattuga interazioni
Il consumo di quantità eccessive di lattuga dovrebbe essere evitato in soggetti che assumono anticoagulanti.
Produzione e Tecnologia della lattuga
Caratteri botanici della lattuga
La lattuga è una composita annuale che presenta un “cespo” costituito da foglie a spatola o tondeggianti inserite in un breve fusto e serrate in modo da costituire un “grumolo” o “cappuccio” più o meno compatto.
Nella lattuga cappuccio le foglie sono rotondeggianti e formano un grumolo serrato. Le diverse varietà possono essere a coltura primaverile-estiva, estiva, autunnale e invernale.
Una volta ultimata la fase vegetativa, la cui durata è influenzata dalla lunghezza del giorno, i cespi formano uno scapo fiorale alto 1,3 m circa, molto ramificato, portante numerose infiorescenze di 8-10 fiori riuniti a capolino.
I frutti, che vengono erroneamente chiamati semi, sono acheni oblunghi, appiattiti, leggermente striati, di colore variabile dal grigio al bruno. Le rese unitarie si aggirano sui 200-250 quintali ad ettaro.
Coltivazione della lattuga
Per la lattuga romana la semina viene condotta in semenzaio in diversi periodi dell’anno a seconda delle varietà: in agosto-settembre per le lattughe invernali, in gennaio-febbraio per le primaverili e in aprile-maggio per le estive.
Una volta seminata in semenzaio, la lattuga viene poi trapiantata e successivamente raccolta.
Le rese unitarie si aggirano sui 300-400 quintali ad ettaro e, in caso di terreni particolarmente fertili con 4-5 cicli all’anno, possono arrivare fino a 800 quintali ad ettaro.
Stagionalità della lattuga
La lattuga, grazie alle diverse varietà, è reperibile sul mercato tutto l’anno.
Preparazione e Conservazione della lattuga
La scelta della lattuga al momento dell’acquisto, potrebbe influenzare i parametri di conservazione.
Se la lattuga che si sceglie ha foglie dall’aspetto fresco e sodo e successivamente ci si assicura di pulirla, eventualmente tritarla, asciugarla e refrigerarla adeguatamente, questa si può conservare in frigo fino a una settimana.
L’asciugatura è un passaggio cruciale perché bisogna evitare un eccesso di umidità che creerebbe problemi per la corretta conservazione che può essere effettuata tramite una centrifuga da insalata o un panno di carta.
La lattuga può essere conservata tagliata, operazione che faciliterà la rimozione di parti che nel corso dei giorni potrebbero iniziare a marcire.
Dopo essere stata opportunamente asciugata, può essere riposta in sacchetti sigillati con all’interno un tovagliolo di carta la cui funzione è quella di assorbire l’umidità in eccesso. Inoltre, per migliorare l’eliminazione dell’umidità, sarebbe utile cambiare il tovagliolo di carta all’interno del sacchetto sigillato ogni due giorni oppure quando si nota che è bagnato.