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Il fagiolo mung come potente alimento funzionale emergente con potenziale terapeutico antitumorale: intuizione meccanicistica e aggiornamenti recenti

Sehrawat N. et al.

Biotechnol Appl Biochem. 2023 Dec;70(6):2002-2016.

 

Il fagiolo mung come potente alimento funzionale emergente con potenziale terapeutico antitumorale: intuizione meccanicistica e aggiornamenti recenti

Il cancro è ancora una grande sfida per gli esseri umani. Negli ultimi anni, i ricercatori si sono concentrati sui metaboliti a base vegetale come strategia preventiva sicura, efficiente, alternativa o combinatoria, nonché economica contro la carcinogenesi.

Il fagiolo mung è un importante legume nutriente e noto per fornire vari benefici per la salute grazie a varie sostanze fitochimiche bioattive e proteine facilmente digeribili. L’assunzione regolare di fagioli mung aiuta a regolare il metabolismo influenzando la crescita e la sopravvivenza dei microbi buoni nell’intestino ospite. Il fagiolo mung è stato anche segnalato per avere proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiproliferative e immunomodulatorie. Queste proprietà possono possedere il potenziale preventivo del fagiolo mung contro la cancerogenesi.

 

I database bibliografici per la letteratura di ricerca peer-reviewed sono stati ricercati attraverso un approccio concettuale strutturato utilizzando domande di revisione mirate su fagioli mung, anticancro, terapie e alimenti funzionali insieme a criteri di inclusione / esclusione.

Per la valutazione della qualità degli articoli recuperati, sono stati impiegati strumenti standard. Una metodologia di analisi qualitativa deduttiva dei contenuti ci ha ulteriormente portato ad analizzare i risultati della ricerca e rivedere gli articoli.

 

La presente revisione fornisce recenti aggiornamenti sul potenziale antitumorale del fagiolo mung e sul possibile meccanismo d’azione per prevenire la carcinogenesi e le metastasi. Sono necessarie ricerche approfondite sui metaboliti attivi e sui meccanismi d’azione per stabilire il potenziale antitumorale del fagiolo mung. Tenendo presenti i fatti di cui sopra, il fagiolo mung dovrebbe essere studiato per i suoi composti bioattivi, da considerare come alimento funzionale del futuro.

 

 

Abstract

 

Mung bean as a potent emerging functional food having anticancer therapeutic potential: Mechanistic insight and recent updates

Cancer is still a major challenge for humans. In recent years, researchers have focused on plant-based metabolites as a safe, efficient, alternative or combinatorial, as well as cost-effective preventive strategy against carcinogenesis.

Mung bean is an important nutritious legume, and known for providing various health benefits due to various bioactive phytochemicals and easily digestible proteins. Regular intake of mung bean helps to regulate metabolism by affecting the growth and survival of good microbes in the host gut. Mung bean has also been reported to have anti-inflammatory, antioxidant, antiproliferative, and immunomodulatory properties. These properties may possess the preventive potential of mung bean against carcinogenesis.

 

Bibliographic databases for peer-reviewed research literature were searched through a structured conceptual approach using focused review questions on mung beans, anticancer, therapeutics, and functional foods along with inclusion/exclusion criteria.

For the appraisal of the quality of retrieved articles, standard tools were employed. A deductive qualitative content analysis methodology further led us to analyze outcomes of the research and review articles.

 

The present review provides recent updates on the anticancer potential of mung bean and the possible mechanism of action thereof to prevent carcinogenesis and metastasis. Extensive research on the active metabolites and mechanisms of action is required to establish the anticancer potential of mung bean. Keeping the above facts in view, mung bean should be investigated for its bioactive compounds, to be considered as functional food of the future.

 

Link all’articolo originale: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37574464/