Datteri
Famiglia: Arecaceae (Palmae)
Genere: Phoenix
Specie: Phoenix dactylifera L.
Storia dei datteri
I datteri sono i frutti della palma da dattero (Phoenix dactylifera L.), specie originaria del Nordafrica.
Le palme da dattero vengono coltivate nelle aree a clima caldo di tutti i continenti.
Le possiamo trovare infatti in Nordafrica, in Arabia, nel Golfo Persico, dove forma la caratteristica vegetazione delle oasi, nelle Canarie, nel Mediterraneo settentrionale e nella parte meridionale degli Stati Uniti.
È presente anche in Italia dove viene impiegata anche come pianta ornamentale.
Tra le varietà più coltivate ricordiamo: Majhool, Deglet noor, Ameri, Deri, Halawi e Zahidi, Berhi e Hiann.
Proprietà nutrizionali dei datteri
Valori nutrizionali e benefici dei datteri
I datteri sono i frutti ricchi di fibre, utili a ridurre il colesterolo, a regolare l’intestino e proteggere dal cancro il colon.
I tannini sono invece antinfettivi, antinfiammatori, antiossidanti e antiemorragici.
Per le vitamine, buono è loro contenuto di vitamina A, che protegge la vista, la pelle e sembrerebbe essere utile nella prevenzione del tumore al polmone ed alla cavità orale.
Beta carotene, luteina e zeaxantina potrebbero invece proteggere da tumori a prostata, seno, endometrio, polmone e pancreas.
Le vitamine B sono importanti per il metabolismo, così come la vitamina K, che inoltre favorisce una buona coagulazione.
Fra i minerali buono è il contenuto di ferro, utile per il trasporto dell’ossigeno, di potassio, fondamentale per la salute cardiovascolare, di calcio, utile alle ossa.
Oltre la ricchezza di fibra alimentare, di vitamine e sali minerali, i datteri sono composti da proteine ricche di aminoacidi essenziali, necessari per il corretto funzionamento del nostro organismo.
La porzione giornaliera del dattero (frutto secco zuccherino) è di 30 grammi.
Interazioni dei datteri
I datteri possono interferire con l’utilizzo di diuretici ed inoltre possono causare allergie crociate con i pollini delle betulle.
Produzione e Tecnologia dei datteri
Caratteri botanici della palma da dattero
La palma da dattero presenta un tronco molto slanciato, alto fino a 30 m, coperto dai resti delle guaine delle foglie cadute.
Le foglie sono riunite in un numero massimo di 20-30 a formare una corona apicale. Sono pennate, lunghe fino a 6 m e di colore verde-glauco; se posizionate in alto sono ascendenti mentre sul fondo sono ricurve verso il basso, con segmenti coriacei, lineari, rigidi e pungenti.
È una pianta dioica, ovvero che possiede gli organi riproduttivi maschili su una pianta e quelli femminili su un’altra.
I fiori sono unisessuali, piccoli, di colore biancastro, fragranti, riuniti e fortemente ricurvi per il peso dei frutti.
I frutti sono noti come datteri e sono bacche oblunghe di colore arancione scuro a maturità. Possono essere lunghe fino a 5 cm nelle varietà coltivate, hanno una polpa zuccherina e contengono un seme di consistenza legnosa.
Coltivazione dei datteri
I frutti, perché giungano a completa maturazione richiedono temperature piuttosto elevate (40°C).
La palma da dattero è sensibile al freddo e necessita di clima mite. Richiede una notevole disponibilità di acqua che, in coltura, viene fornita anche per irrigazione e cresce bene su terreni di qualsiasi natura.
Viene coltivata all’aperto in posizioni esposte al sole ed è molto importante la potatura delle foglie vecchie per evitare l’insorgere di malattie e attacchi ad opera di parassiti.
La moltiplicazione avviene per polloni o per semina in primavera.
La produzione dei primi frutti si ha tra il 6° e il 7° anno d’età.
Produzione dei datteri
La raccolta dei datteri avviene tagliando interamente il grappolo a cui segue un trattamento per proteggere la pianta dall’attacco d’insetti dannosi.
In seguito alla raccolta quasi tutti i datteri vengono fatti seccare al sole; in questo modo si ha un aumento della concentrazione degli zuccheri diventando così più dolci.
Tale tecnica permette di conservarli più a lungo rendendoli disponibili sul mercato tutto l’anno.
Alcune varietà invece, come la Berhi e la Hiann, sono commercializzate fresche.
I datteri secchi si distinguono da quelli freschi in quanto i primi sono più scuri, grinzi e di forma oblunga irregolare, mentre quelli freschi sono lisci e perfettamente cilindrici.
La palma da dattero inoltre è utilizzata anche come pianta ornamentale per via del suo portamento slanciato e del fogliame.
Stagionalità dei datteri
I datteri sono reperibili sul mercato tutto l’anno.
Preparazione e Conservazione dei datteri
In commercio si trovano i datteri sia freschi che essiccati. Considerando il loro elevato apporto calorico non devono essere mangiati in quantità eccessive.
Generalmente si consumano durante le festività natalizie ma è bene evitare di accompagnarli a creme di mascarpone o formaggi.
Sono ottimi per preparare un decotto dolce e delicato, utile per lenire i sintomi infiammatori dell’apparato gastrointestinale, piuttosto comuni durante le feste natalizie.
Si possono tenere a temperatura ambiente all’interno di un contenitore chiuso se si mangiano entro pochi giorni. Se si vuole invece conservarli più a lungo si possono mettere in frigorifero, dove durano anche per un anno, oppure in congelatore (se li hai comprati in grande quantità).