Clementine o Mandaranci
Famiglia: Rutaceae
Genere: Citrus
Specie: Citrus clementina
Storia delle clementine o mandaranci
La clementina è un agrume appartenente al gruppo degli ibridi ottenuti dall’incrocio tra mandarini e arance amare e, per questo motivo, è anche comunemente conosciuta con il nome di mandarancio.
In commercio si trovano anche clementine derivanti da altri incroci.
Le clementine primo sole nascono dall’incrocio tra Miyagawa (mandarino di origine cinese) ed il mandarino; presentano una polpa di colore arancione priva di semi e un sapore dolce. Vengono consumate fresche, o destinate alla produzione di succhi, marmellate e gelati.
La clementina nova è un incrocio tra il tangelo orlando e la clementina comune. Si presentano con una forma oblata e schiacciata ai poli, un colore arancio intenso, di calibro medio grosso, priva di semi e molto profumata.
Tipologie di clementine
Le varietà più note di clementine sono la Monreal, Di Nules, Oroval e Tardivo.
Le “Clementine di Calabria IGP” ottengono l’indicazione geografica protetta (IGP) nel 1997 e nel 2002 i produttori istituiscono il relativo Consorzio di tutela, riconosciuto con Decreto Ministeriale n° 64379 del 9 giugno 2006, pubblicato sulla GU N. 147 del 27/06/2006.
Il disciplinare per le zone di produzione è molto rigido e comprende: la Piana di Sibari e Corigliano, nel cosentino, la Piana di Lamezia nel catanzarese, la Piana di Gioia Tauro-Rosarno e la Locride nel reggino, e in particolare i comuni di Cassano Jonio, Castrovillari, Corigliano Calabro, Crosia, Francavilla Marittima, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Trebisacce, Vaccarizzo Albanese, Rossano, Saracena, Cariati, Calopezzati, S. Demetrio Corona, San Giorgio Albanese.
Le “Clementine di Calabria” nel momento dell’immissione al commercio devono avere le seguenti caratteristiche: colore arancio scuro, forma sferoidale leggermente schiacciata ai poli con calibro del diametro minimo di 16-18 mm, polpa succosa, di colore arancione uniforme, deliquescente, aromatica, semi assenti o in numero esiguo e tenore zuccherino (Brix) minimo 10.
Le “Clementine del Golfo di Taranto IGP” vengono prodotte nei comuni di Palagiano, Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Taranto e Statte. Presentano una forma sferoidale, leggermente schiacciata ai poli ed una buccia liscia o leggermente rugosa, di colore arancio con un massimo del 30% di colorazione verde e con calibro minimo di 6 mm. L’aroma è intenso e persistente. Sono apirene, con una tolleranza pari ad un massimo del 5% di frutti contenenti non più tre semi.
Proprietà nutrizionali delle clementine o mandaranci
Valori nutrizionali delle clementine
Le clementine o mandaranci il più delle volte vengono confusi con i mandarini ed anche a livello nutrizionale risultano molto simili.
Sono composti principalmente da acqua, carboidrati semplici, fibra, vitamine e minerali.
Tra le vitamine, così come nei mandarini, i folati, la vitamina A e la vitamina C o acido ascorbico, sono i più presenti, mentre per quanto riguarda i minerali, le clementine presentano una buona concentrazione di potassio e calcio.
Benefici delle clementine
Consumare gli agrumi nel periodo invernale aiuta ad innalzare le difese immunitarie e ad evitare le tipiche influenze di stagione. Inoltre la vitamina C è fondamentale anche per la sintesi di collagene, proteina presente nella pelle.
Vi ricondiamo, inoltre, che la vitamina C è tra i principali antiossidanti presenti in natura, quindi sarà buona abitudine riservarle sempre uno spazio all’interno della giornata alimentare.
La porzione consigliata è di 150 grammi, che corrisponde a circa 2-3 clementine.
Una porzione di clementine contiene 81 mg di vitamina C, ricoprendo così quasi la dose giornaliera raccomandata di questa vitamina per le donne, facendo riferimento alla popolazione adulta.
Infatti l’assunzione giornaliera raccomandata (RDA, Recommended Daily Allowance) di vitamina C per la popolazione adulta è di 105 mg per gli uomini e 85 mg per le donne.
Produzione e Tecnologia delle clementine o mandaranci
Caratteri botanici delle clementine
L’albero della clementina è molto simile a quello del mandarino, anche se presenta foglie più grandi, fiori singoli o riuniti in piccole infiorescenze molto profumati, e frutti con colore della polpa più aranciato, dalla forma rotonda, polpa dolce, ricca di succo.
A differenza del mandarino, gli spicchi della clementina sono quasi completamente privi di semi (varietà apirene) e i pochi semi presenti sono piccoli e appuntiti.
Le clementine maturano in autunno e i frutti sono disponibili fino a febbraio; presentano una maturazione più precoce rispetto ai mandarini e sono più resistenti al freddo.
Produzione delle clementine
La raccolta avviene una volta l’anno e devono essere colte allo stadio di maturazione desiderato.
La raccolta viene effettuata con l’ausilio di apposite forbici, per non privarle della rosetta, vengono poi poste in cassette di plastica del contenuto medio di 20-22 kg e trasferite ai magazzini di lavorazione e/o conservazione.
Una volta che il prodotto è arrivato al magazzino, questo subisce una lavorazione che consiste in: lavaggio, trattamento anticrittogamico, ceratura, selezione, calibratura e confezione.
Un’operazione tipica per le clementine è la deverdizzazione, che scaturisce dal fatto che i frutti, pur commercialmente maturi, non hanno perso completamente il colore verde della buccia.
Le clementine vengono consumate fresche o utilizzate per la preparazione di sciroppi, succhi, marmellate e in molte ricette di pasticceria.
Commercializzazione Clementine IGP
La commercializzazione della “Clementine di Calabria” deve essere effettuata utilizzando confezioni di capacità minima pari a 0,5 kg e multipli e tutti i contenitori devono essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura del sigillo.
Sui contenitori devono essere presenti le diciture “Clementine di Calabria” seguita da “Indicazione Geografica Protetta” o “I.G.P.”.
Nel medesimo campo visivo deve comparire nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore nonché il peso lordo all’origine.
Deve inoltre figurare la dizione “prodotto in Italia” per le partite destinate alla esportazione.
Le “Clementine del Golfo di Taranto” devono essere immesse al consumo in confezioni sigillate del peso massimo di 3 Kg. o in confezioni non sigillate, superiori a 3 Kg. fino al massimo di Kg.25.
Sulle confezioni dovrà essere riportata la scritta “Clementine del Golfo di Taranto” in caratteri almeno doppi rispetto a tutte le altre indicazioni seguita da “Indicazione Geografica Protetta”.
Devono sempre comparire i dati identificativi dell’imballatore (nome, ragione sociale ed indirizzo) e dell’origine del prodotto.
Il marchio INE deve essere riportato sulle produzioni destinate ai Paesi terzi.
È vietato utilizzare aggettivi che esaltino le caratteristiche commerciali ed esprimano ulteriori valutazioni commerciali.
Stagionalità delle clementine o mandaranci
Le clementine si trovano sul mercato da novembre a febbraio.
Preparazione e Conservazione delle clementine
Al momento dell’acquisto, ovvero nella stagione invernale, vi consigliamo di scegliere frutti dalla buccia liscia e dal colore arancio scuro che racchiudono una polpa succosa ed aromatica.
Le clementine possono essere conservate a temperatura ambiente per circa 2 settimane se posizionate in un luogo fresco ed asciutto al riparo da troppa luce solare diretta, mentre in frigorifero possono arrivare anche fino a 3 settimane.
Come tutti gli agrumi, non dovrebbero essere conservate nella plastica, in quanto così facendo il frutto, sudando, si potrebbe rovinare molto più velocemente.