Categorie Alimenti: Frutta.

Albicocca

Albicocca

 

albicocca proprietà

Famiglia: Rosacee

Genere: Prunus

Specie: Prunus armeniaca L.

 

Storia dell’albicocca

L’albicocca (Prunus armeniaca L. o Armeniaca vulgaris Lam.) è il frutto, una drupa, dell’albicocco, una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee di cui fanno parte anche ciliegia, pesca e prugna.

 

L’albicocco è originario della Cina nordorientale al confine con la Russia, in Italia è diffusa principalmente nelle regioni meridionali.

 

Tipologie di albicocca

Esistono diverse varietà di albicocco coltivate in Italia, soprattutto in Campania ed Emilia Romagna.

La varietà “Goldrich”(o “Sungiant”) presenta frutti dalle grosse dimensioni e dalla buccia di color arancio intenso, molto dolci (soprattutto a maturazione avanzata); è una delle varietà più coltivate in quanto i frutti rimangono per un lungo periodo sulla pianta consentendo un tempo di raccolta più lungo, che avviene nella seconda metà di giugno. I frutti di questa varietà sono utilizzati per il consumo fresco.

 

Le albicocche in commercio si possono trovare fresche o trattate in modi diversi (per via della loro facile deperibilità) ottenendo così albicocche secche, disidratate o sciroppate.

 

In commercio si trovano anche numerosi prodotti derivati: succo, marmellata e gelatina di albicocca.

 

Proprietà nutrizionali dell’albicocca

 

tabella con i valori nutrizionali dell'albicocca

Valori nutrizionali dell’albicocca

L’albicocca, in particolar modo quella disidratata o secca, è una buona fonte di potassio.

 

È una fonte anche di carotenoidi quali β-carotene (il principale), licopene e luteina, responsabili del colore rosso-arancio dei frutti.

 

Benefici dell’albicocca

I carotenoidi vengono utilizzati dall’organismo per la produzione di vitamina A, svolgendo importanti funzioni protettive.

 

La biodisponibilità di licopene e β-carotene inoltre aumenta con la concomitante assunzione di sostanze grasse, essendo molecole liposolubili; pertanto è consigliabile abbinare il consumo di albicocche con, ad esempio, della frutta a guscio.

 

La porzione consigliata per il frutto fresco è di 150 grammi, che equivale a 2 frutti piccoli.

Per il frutto secco zuccherino invece è di 30 grammi, che corrisponde a 3 albicocche secche.

 

Produzione e Tecnologia dell’albicocca

Caratteri botanici dell’albicocca

L’albicocco presenta una fioritura precoce e, per questo motivo, i ritorni di gelate nel periodo primaverile provocano danni importanti; i frutti necessitano di 3-6 mesi per la maturazione e lo sviluppo.

La fruttificazione inizia già dal secondo anno, anche se la piena produzione si ha a partire dal terzo-quinto anno.

 

Questi alberi da frutto prediligono zone dal clima temperato ed asciutto e vengono coltivati principalmente negli Stati Uniti, in Italia (nelle regioni di Campania, Emilia-Romagna, Basilicata, Sicilia e Piemonte), Francia, Spagna, Grecia e Turchia.

 

Produzione dell’albicocca

La raccolta delle albicocche si effettua dai primi di maggio fino alla metà di luglio nell’area del Mediterraneo; quelle reperibili sul mercato nei mesi di dicembre e gennaio vengono invece importate da Cile e Nuova Zelanda.

Le albicocche, una volta raccolte, in attesa della vendita vengono conservate a temperature compresa tra -1 e 0°C e in presenza di elevata umidità per 3 settimane.

 

I frutti con una polpa consistente, arancioni o giallo lucenti, che presentano un gusto gradevole ed un nocciolo di ridotte dimensioni sono adatti per essere sciroppati; quelli con forma, pezzatura, colore e maturazione omogenea ed un nocciolo piccolo sono destinati all’essiccazione.

Le albicocche con drupe di grandi dimensioni, gialle-arancioni, con tonalità rosse, sode e con polpa fragrante, con buoni requisiti organolettici sono destinate al consumo fresco.

I frutti lesionati durante la raccolta invece sono destinati alla preparazione di succhi e marmellate.

 

L’ottenimento delle albicocche essiccate prevede diversi passaggi:

inizialmente le drupe vengono lavate, asciugate e snocciolate; in seguito possono essere trattate con anidride solforosa, che permette di mantenere il colore chiaro e brillante anche dopo l’essicazione.

Vengono quindi disposte su graticci o griglie in un luogo ben esposto al sole ed aerato o, in alternativa, vengono poste in forni con programmi termici che raggiungono la temperatura di 100°C.

 

Stagionalità dell’albicocca

In Italia le albicocche destinate al consumo fresco sono di stagione nei mesi estivi, tra giugno e luglio.

 

Preparazione e Conservazione dell’albicocca

Un’albicocca è fresca e matura quando presenta un colore giallo-arancio, una buccia vellutata e una polpa che, se premuta, cede leggermente.

È immatura se ha un colore giallo ed è dura al tatto; troppo matura quando è molle e pastosa.

 

Le albicocche fresche che non hanno raggiunto una completa maturazione andrebbero conservate a temperatura ambiente, quelle mature invece bisogna tenerle in frigorifero tra 0 e 3°C, al massimo per 6-7 giorni, in sacchetti o contenitori di plastica.

 

Le albicocche secche si conservano per 12 mesi e possono essere consumate come tali o in seguito a reidratazione in acqua tiepida per almeno due ore.

 

I semi dell’albicocca invece sono usati in pasticceria come essenza negli amaretti, in sciroppi o liquori avendo un leggero gusto amarognolo.

Tuttavia il loro consumo è limitato ad un uso aromatico in quanto contengono (come le foglie e i fiori dell’albicocco) un derivato dell’acido cianidrico che, ad alte dosi, risulta tossico.



  • • Cabras P., Martelli A. (2004) “Chimica degli Alimenti”, Piccin, Padova.

    • Liotta E. con Pelicci P.G. e Titta L. (2016) “La dieta SmartFood”, Rizzoli, Milano.

    • Hock-Eng Khoo, K. Nagendra Prasad, Kin-Weng Kong, Yueming Jiang, Amin Ismail (2011) “Carotenoids and Their Isomers: Color Pigments in Fruits and Vegetables”, Molecules, 16, 1710-1738.

    www.agraria.org

    www.nut.entecra.it