La prostata è una piccola ghiandola, simile ad una noce, appartenente all’apparato genitale maschile localizzata alla base della vescica.
In Italia il tumore della prostata è il carcinoma più frequente negli uomini e rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partite dai 50 anni d’età.
In seguito all’introduzione del test dell’antigene prostatico specifico (PSA), proteina prodotta dalla ghiandola, il numero di nuovi casi con diagnosi di tumore della prostata era aumento per poi diminuire negli anni successivi.
Il test del PSA è sicuramente un buon strumento per identificare il carcinoma prostatico nelle fasi iniziali, tuttavia a causa della scarsa specificità, non viene utilizzato come test di screening per la popolazione maschile. Questo perché valori elevati di PSA possono essere riscontrati anche in condizioni diverse dal tumore della prostata.
In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:
Fattori di rischio
Sovrappeso e obesità
L’aumento del peso corporeo è un fattore di rischio probabile per lo sviluppo del tumore della prostata.
Le evidenze scientifiche mostrano come tale relazione è presente sia quando si utilizza il Body Mass Index (BMI o Indice di Massa Corporea) come indicatore di obesità, sia quando si misurano altri valori come la circonferenza vita e il rapporto vita fianchi.
L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.
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