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Il flavonoide quercetina: possibile soluzione alla tossicità indotta dalle antracicline e alla multiresistenza ai farmaci

Czepas J, Gwoździński K.

Biomedicine & Pharmacotherapy 2014 October; 68(8):1149-59.

 

Il flavonoide quercetina: possibile soluzione alla tossicità indotta dalle antracicline e alla multiresistenza ai farmaci

La chemioterapia con antracicline è spesso utilizzata nel trattamento di numerosi tumori maligni. La sua applicazione, tuttavia, presenta numerose limitazioni a causa dello sviluppo di severi effetti indesiderati, in modo particolare la cardiotossicità, e può risultare inefficace a causa della farmaco resistenza multipla (MDR).

Diversi composti sono stati valutati come poco efficaci nella protezione contro gli effetti indesiderati delle antracicline e nella prevenzione dalla farmacoresistenza multipla.

Pertanto sono necessari continui sforzi investigativi per individuare sostanze protettrici valide e il flavonoide quercetina (Q) sembra sia un candidato promettente.

 

E’ presente in quantità relativamente alta nell’alimentazione umana ed è stata confermata l’assenza di tossicità ad essa correlate, inclusa la genotossicità.

La struttura della Q favorisce la sua elevata attività antiossidante, la capacità di inibire l’attività degli enzimi ossidativi e di interagire con i trasportatori di membrana responsabili dello sviluppo della farmacoresistenza multipla, come per esempio la P-glicoproteina. Inoltre la quercetina può influenzare il signalling cellulare e l’espressione genica, e quindi alterare la risposta a fattori genotossici esogeni e allo stress ossidativo nelle cellule normali. Questo spiega le sue proprietà chemiopreventive e anticancro.

 

In generale, queste proprietà potrebbero indicare la possibilità di applicazione della Q come cardioprotettore durante la chemioterapia con antracicline. Inoltre, numerose proprietà biologiche dimostrate dalla Q potrebbero comportare l’annullamento della farmacoresistenza multipla nelle cellule tumorali e migliorare l’efficacia della chemioterapia.

 

Tuttavia, questi effetti benefici contro le complicanze della chemioterapia indotte dalle antracicline devono essere approfonditi ulteriormente e confermati sia in studi animali sia in studi clinici.

 

Contemporaneamente, studi mirati  al miglioramento della biodisponibilità della Q ed ulteriori chiarificazioni del suo metabolismo in seguito al suo utilizzo in combinazione con le antraci cline, risultano necessari.

 

 

Abstract

 

The flavonoid quercetin: possible solution for anthracycline-induced cardiotoxicity and multidrug resistance

Anthracycline chemotherapy is often used in the treatment of various malignancies. Its application, however, encounters several limitations due to development of serious side effects, mainly cardiotoxicity and may be ineffective due to multidrug resistance (MDR).

Many different compounds have been evaluated as poorly effective in the protection against anthracycline side effects and in the prevention from MDR.

Thus, continuous investigational efforts are necessary to find valuable protectants and the flavonoid quercetin (Q) seems to be a promising candidate.

 

It is present in relatively high amounts in a human diet and the lack of its toxicity, including genotoxicity has been confirmed.

The structure of Q favours its high antioxidant activity, the potential to inhibit the activity of oxidative enzymes and to interact with membrane transporter proteins responsible for development of MDR, e.g. P-glycoprotein. Furthermore, Q can influence cellular signalling and gene expression, and thus, alter response to exogenous genotoxicants and oxidative stress in normal cells. It accounts for its chemopreventive and anticancer properties.

 

Overall, these properties might indicate the possibility of application of Q as cardioprotectant during anthracycline chemotherapy. Moreover, numerous biological properties displayed by Q might possibly result in the reversal of MDR in tumour cells and improve the efficacy of chemotherapy.

 

However, these beneficial effects towards anthracycline-induced complications of chemotherapy have to be further explored and confirmed both in animal and clinical studies.

 

Concurrently, investigations aimed at improvement of the bioavailability of Q and further elucidation of its metabolism after application in combination with anthracyclines are needed.

 

Link all’articolo originale: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25458790