La disfagia è la difficoltà a deglutire.
Il più delle volte è associata a patologie di tipo vascolare, neurologiche o a neoplasie del collo ma non è sempre facile da riconoscere e diagnosticare.
In alcuni casi la difficoltà a deglutire cibi solidi e liquidi è evidente; in altri può manifestarsi con sintomi aspecifici come tosse durante i pasti, modificazione della voce che diventa umida e rauca, sensazione di corpo estraneo in gola.
La disfagia può essere un sintomo ed un effetto collaterale di alcune tipologie tumorali e trattamenti correlati, come il tumore dello stomaco, dell’esofago, della tiroide, delle ghiandole salivari e della laringe.
Esistono pochi dati sulla prevalenza della disfagia e delle complicazioni orali nei pazienti trattati per un tumore. Questi sintomi sono normalmente sotto-diagnosticati e non vengono quindi generalmente trattati.
Cosa fare in caso di disfagia
Per prima cosa è necessario evitare la malnutrizione ed impostare una dieta adeguata alla patologia di base.
Infatti se non è presente un’alimentazione corretta, può aumentare di conseguenza:
- il rischio di un calo di peso e malnutrizione,
- la disidratazione dovuta a un inadeguato apporto di liquidi
- e di incorrere in una “polmonitead ingestis”.
Quest’ultima è un’infezione delle vie respiratorie molto grave causata dal cibo che viene aspirato nelle vie aeree anziché essere correttamente incanalato nell’esofago, con il rischio nei casi più gravi di soffocamento.
In generale, nei casi meno gravi, può essere utile aumentare la frequenza dei pasti riducendone l’abbondanza e tagliando il cibo in piccoli pezzi, preferendo cibi più facili da deglutire.
Sarebbe bene evitare alcolici, tabacchi e caffeina che contribuiscono a peggiorare il reflusso gastroesofageo che condiziona la disfagia iniziale.
Al fine di gestire al meglio la disfagia sono inoltre utili consigli comportamentali che regolino anche il “come mangiare”.
Se si soffre di disfagia è fondamentale mangiare in posizione seduta abbassando la testa in avanti verso il torace durante la deglutizione, il boccone deve essere piccolo e masticato lentamente.
Risulta inoltre utile eseguire ogni tanto piccoli colpi di tosse per controllare o liberare la gola della presenza di cibo e mantenere un’accurata igiene del cavo orale. In questo modo si cerca di evitare ristagni di cibo, muco e saliva che potrebbero compromettere la deglutizione e favorire l’insorgenza di infezioni.
A volte può essere necessario rivolgersi a un logopedista o ad un esperto della rieducazione della deglutizione per imparare esercizi o strategie che aiutano a coordinare i muscoli necessari per deglutire meglio.
In altri casi possono essere necessari farmaci, interventi chirurgici o alimentazioni speciali, ad esempio a base di liquidi o sondino naso gastrico.
Cibi utili in caso di disfagia
In linea generale può essere utile distinguere a livello pratico la disfagia per cibi liquidi e quella per cibi solidi.
Nel primo caso si potrebbe utilizzare acqua gelificata e/o polveri addensanti che possono essere aggiunte a tutti i liquidi caldi e freddi come acqua, brodo, tè, latte. I liquidi avranno così una consistenza più densa e morbida e possono essere deglutiti correttamente.
Nel secondo caso invece sarebbe opportuno privilegiare alimenti di consistenza semisolida ed omogenea come per esempio il purè di patate.
Piccoli stratagemmi potrebbero essere quelli di utilizzare besciamella, panna o salse per aiutare a rendere più morbidi e più facili da deglutire i bocconi.
In ogni caso non deve essere di minor importanza la qualità nutrizionale, quindi dovrà essere garantita un’alimentazione corretta e bilanciata, seppur con piccole modifiche.
Per esempio può risultare utile sostituire pasta, riso e pane con semolino, crema di riso o patate lesse; tra i secondi preferire carne trita, pesce morbido, uova o formaggi cremosi.
La frutta invece potrebbe essere assunta o frullata o tramite mousse.
Infine, per contrastare la perdita di peso, ed aggiungere calorie buone alla ricetta, è utile aggiungere porzioni più abbondanti di olio extravergine di oliva a crudo.
Cibi da evitare in caso di disfagia
È importante generalmente evitare i cereali e tutte le preparazioni dove coesistono sia la consistenza liquida che solida come yogurt con pezzi di frutta e pastina in brodo.
Vanno inoltre eliminati tutti quegli alimenti che aderiscono al palato, come ad esempio gli gnocchi, cibi friabili come biscotti e crackers, e polveri come quella di cacao.
Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.
Fonti
- Cancer Research UK
- ESPEN guidelines on nutrition in cancer patients. Arends J et al. Clinical Nutrition. 2017 Feb; 36(1): 11-48.
- Fondazione Veronesi
- Linee di indirizzo percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, Ministero della salute, Ruocco G. et al., 2017.
- National Cancer Institute
- Trattamento e Prevenzione della cachessia neoplastica, Linee Guida AIOM 2018.