Categorie Alimentazioni: Indicazioni su dieta.

Colon-Retto

colon-retto

L’intestino, organo deputato alla digestione e assorbimento delle sostanze nutritive, è suddiviso in due parti principali: intestino tenue e intestino crasso. Il colon e il retto fanno parte dell’intestino crasso.

 

Circa l’80% dei tumori del colon-retto sono conseguenza della proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa, rivestimento interno della parete intestinale, con conseguente formazione di polipi adenomatosi.

Questi, inizialmente forme benigne, possono evolvere nel tempo in forme maligne causando i sintomi tipici del tumore del colon-retto, ad esempio il sangue nelle feci.

 

L’introduzione del test di screening, indirizzato a uomini e donne con età compresa dai 50 ai 69 anni, ha permesso la riduzione dell’incidenza, andando ad identificare la malattia in uno stadio precoce.

Per questo motivo il trend del tumore del colon-retto ha visto una riduzione a partire dagli anni Duemila e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di tumore è del 66% per il colon e 62% per il retto.

 

In seguito all’analisi della letteratura disponibile sulla relazione tra alimentazione, stile di vita e cancro, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha individuato i seguenti fattori:

 

 

Fattori di rischio

 

Carne lavorata

aumenta il rischio di tumore del colon-retto con evidenza convincente. In particolare è stato stimato che un consumo giornaliero di 50 grammi di carne lavorata aumenti il rischio di ammalarsi del 16%.

 

Sovrappeso e obesità

l’aumento del peso è un convincente fattore di rischio per l’insorgenza del tumore del colon-retto. Numerose sono le evidenze che giustificano tale relazione.

Ad esempio una meta-analisi dose-risposta, che vede coinvolti un grande numero di casi di tumore del colon-retto, mostra un aumento del rischio del 5% per un incremento di 5 punti del Body Mass Index (BMI, o Indice di Massa Corporea).

 

Consumo di alcol

il consumo elevato di bevande alcoliche rappresenta un fattore convincente di rischio per lo sviluppo di tumore del colon-retto.

La revisione della letteratura scientifica mostra come una unità alcolica al giorno aumenti il rischio di tumore sia del colon che del retto.

Dagli studi inoltre si nota chiaramente che il rischio aumenta linearmente all’aumentare delle unità alcoliche giornaliere consumate.

 

Carne rossa

è un probabile fattore di rischio per il tumore del colon-retto. Le evidenze mostrano un’associazione positiva, vale a dire che il rischio aumenta con l’incremento del consumo, ma in maniera non significativa.

 

 

Fattori protettivi

 

Attività fisica

praticare uno stile di vita attivo rappresenta un convincente fattore di riduzione del rischio di cancro del colon-retto.

Le evidenze mostrano una riduzione del rischio del 20% in coloro che praticano alti livelli di attività fisica rispetto a coloro con livelli più bassi.

Inoltre i dati in letteratura mostrano una riduzione dell’incidenza del tumore del colon in associazione con il movimento svolto nel tempo libero.

 

Alimenti integrali

sono un probabile fattore protettivo per il tumore del colon-retto. Le evidenze scientifiche mostrano, per un consumo di 90 grammi al giorno di cereali integrali, una riduzione del rischio del 17%.

 

Alimenti fonte di fibra alimentare

una dieta ricca di alimenti fonte di fibra rappresenta un fattore protettivo probabile per il tumore del colon-retto.

Le evidenze mostrano che chi consuma alimenti fonte di fibra ha un rischio minore di tumore del colon-retto rispetto a chi ne consuma quantità minori.

Non è stata definita la quantità di fibra per la quale tale associazione è riscontrata, si ricorda che i livelli di assunzione consigliati per la popolazione italiana sono di almeno 25 grammi al giorno.

 

Latte e derivati

Probabilmente fattori di riduzione del rischio di tumore del colon-retto.

Le evidenze scientifiche mostrano, per un consumo giornaliero di 400 grammi di latte e derivati, una riduzione del rischio del 13%.

Il probabile effetto positivo può essere spiegato in parte dal contenuto di calcio in questi alimenti.

 

L’analisi della letteratura ha permesso inoltre la formulazione delle dieci raccomandazioni da parte del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, un decalogo che racchiude le sane abitudini alimentari e il corretto stile di vita per la prevenzione delle malattie oncologiche.

 

 

Le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medico.